Bliz dei Ros all'Hotel Vomano, sorpresi 19 rifugiati con documenti falsi

04 Dicembre 2015   15:42  

I Carabinieri del Ros, del reparto operativo di Teramo e del reparto informativo, dietro coordinamento della Distrettuale Antimafia dell'Aquila hanno effettuato un blitz, la scorsa notte, all'Hotel Vomano di Montorio al Vomano (Teramo) che ospita immigrati rifugiati.

I militari hanno chiesto ed ottenuto 29 decreti di perquisizione per altrettanti immigrati, 19 dei quali avevano documenti falsi. Fatto anomalo, questo, per chi arriva in Italia, chiede ed ottiene lo status di rifugiato politico e che quindi, avevano il permesso provvisorio della questura.

Per questo i carabinieri del reparto investigativo diretti dal maggiore Massimiliano Speranza De Luca e del reparto informativo del luogotenente Vincenzo D'Alto da cui e' partito l'input che ha messo in moto la macchina investigativa, vogliono accertare i reali motivi del loro arrivo in Italia.

I rifugiati hanno dichiarato di essere pachistani e afgani. Nel corso della perquisizione sono stati sequestrati cellulari, documenti e fogli scritti in arabo.

A coordinare l'operazione denominata "Screenshot" il procuratore della Dda aquilana Fausto Cardella e il pm Antonietta Picardi.

Gli accertamenti sono tesi a capire se il gruppo volesse costituire una cellula terroristica.

La vera identita' dei rifugiati e' "scritta" nelle impronte digitali e non nei documenti di identita' e passaporto falsi (per cui i 19 sono stati denunciati per falsita' materiale commessa da privato).

Le impronte hanno consentito di capire che i richiedenti asilo, tutti di eta' compresa fra i 20 ed i 30 anni, ad agosto erano stati censiti a Gorizia e mai, da allora, prima di oggi erano stati controllati


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