Blocco anti migranti di Di Primio e Casa Pound, aspre critiche dalle opposizioni

Prefettura smentisce dovessero arrivare 20 profughi

17 Aprile 2015   11:30  

Sta suscitando durissime polemiche l'iniziativa di protesta contro il paventato arrivo di nuovi migranti a Chieti intrapresa nel pomeriggio di mercoledì dal sindaco Umberto Di Primio.

Il primo cittadino teatino, insieme ad un'altra cinquantina di persone tra cui esponenti di Casa Pound, ha infatti organizzato un blocco di fronte all'ingresso degli Istituti Riuniti San Giovanni Battista, poco dopo aver appreso del probabile arrivo di una ventina di migranti da ospitare nella struttura.

Al riguardo, in realtà, ambienti della Prefettura hanno smentito che i 20 migranti fossero effettivamente in arrivo, affermando di aver più semplicemente chiesto disponibilità di posti all'istituto. In ogni caso, l'iniziativa di Di Primio ha dato adito come prevedibile ad aspre polemiche da parte delle opposizioni.

In primis il candidato sindaco PD Luigi Febo, secondo cui la protesta è stata "una messa in scena alimentata solo a fini elettorali", seguito con commenti simili dal capogruppo di Centro Democratico Bassam El Zohbi e dal candidato sindaco M5S Ottavio Argenio, che hanno parlato di tentativi di strumentalizzazione.

Le code polemiche, tuttavia, hanno varicato i confini teatini, giungendo persino all'Aquila, dove sull'accaduto ha preso posizione anche il consigliere comunale Gamal Bouchaib, che ha anch'egli definito l'iniziativa di Di Primio "una scenata pre-elettorale stile Lega anni '80".


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