Blundo, M5S: “Call center in crisi, quali soluzioni da parte della amministrazione locale”?

19 Luglio 2016   11:53  

«Diventa sempre più drammatica la situazione lavorativa a L’Aquila con il call center Globe Network che annuncia imminenti licenziamenti dopo aver messo in ferie forzate tutti i lavoratori e con i sindacati che non sono riusciti a trovare una soluzione adeguata vista anche la latitanza dei vertici di H3G all’incontro che si è svolto presso il MISE».

È quanto afferma la Sen. Enza Blundo del Movimento 5 Stelle.

«Esprimo tutta la mia solidarietà e mi metto ulteriormente a disposizione dei lavoratori di Globe Network per essere d’aiuto in maniera concreta nella risoluzione della questione. Auspico che i vertici di H3G ripensino alle modalità da seguire per la salvaguardia dei posti di lavoro di ben 234 persone che su questa occupazione hanno costruito le speranze per il loro futuro e quello dei loro figli».

«Mi sono già occupata di questa situazione in prima persona trovando però una serie di omertosi muri di gomma da parte dell’azienda e dei sindacati e ne ho dedotto che in tutta questa storia sussistono intrecci di interessi economici e politici dei soliti pochi. La questione del lavoro è di interesse collettivo, almeno dovrebbe esserlo e non deve essere circoscritta oltre che rimbalzata, a favore o contro qualcuno. Situazioni simili che si delineano in maniera altrettanto drammatica, sono rappresentate anche nei call center cittadini di Transcom ed E-care in cui anche lì vengono minacciati ridimensionamenti e licenziamenti».

«È una grave condizione di perdita di posti di lavoro – prosegue la Sen. pentastellata – in un territorio come il nostro che è già dilaniato sia dalla crisi economica crescente e sia dalla tragedia del sisma del 2009. Non è consolatorio venire a conoscenza della prossima apertura di un altro call center di H3G in centro a L’Aquila, laddove aveva sede fino a poco tempo fa l’INGV, poiché a fronte della probabile assunzione di 180 lavoratori, ne perderemo diverse centinaia con le situazioni di Globe Network, di E-Care e Transcom. Se H3G vuol restare sul nostro territorio, così come più volte hanno affermato i suoi massimi rappresentanti, dovrebbe innanzitutto cercare di sanare la questione Globe Network e in secondo tempo magari, pensare all’apertura di un altro call center, poiché solo così dimostrerebbe nel concreto la propria volontà di continuare ad operare nella nostra città».

«Verosimilmente, la crisi Globe Network è concreta, immediata e reale mentre invece è ancora una specie di fantasma la prossima apertura del nuovo call center che ad ogni modo non garantirebbe il riassorbimento dei 234 lavoratori che verranno licenziati il prossimo 25 luglio».

«In tutto questo viene da domandarsi chi ci sia davvero dietro la nuova apertura di un call center H3G, quali interessi politici, sociali ed economici si annidano e che cosa realmente stia facendo la nostra amministrazione comunale per salvaguardare tutti i lavoratori dei call center a rischio chiusura o prossimi ai licenziamenti» 


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