Blundo e Pezzopane litigano sui meriti del salvataggio dei Tribunali

30 Gennaio 2014   16:13  

"Sono felice di aver contribuito con il mio impegno attento e costante all’indispensabile, seppur temporaneo, salvataggio dei tribunali, ma ciò che si è verificato ieri in aula sulla proroga dei tribunali abruzzesi è l'esempio di come si cerchi di oscurare l'attività del Movimento 5 Stelle".

A dichiararlo è la Cittadina al Senato Enza Blundo.

"La decisione - continua la Cittadina - di considerare come prioritaria la terza versione depositata direttamente in aula in corso della seduta 3.0.1 proposta dalle colleghe Pezzopane e Chiavaroli, è veramente impossibile da comprendere, visto che mio emendamento, il 2.11 testo 2, era del tutto omogeneo nel contenuto, precedeva numericamente nel fascicolo quello della collega e si è omesso di sottoporlo al voto nella mattina.

Quanto accaduto ieri è frutto di una strategia creata a tavolino da una maggioranza che antepone sempre il bisogno di apparire e l’interesse di attribuirsi la paternità delle iniziative e dei risultati all'obiettivo primario del bene comune, in questo caso specifico della tutela dei tribunali abruzzesi.”

"La sopraffazione del più forte e la mancanza di rispetto per il Movimento 5 Stelle e per i 9 milioni di cittadini che l'hanno votato è evidente sin dall'inizio di questa legislatura e ieri è stata confermata dalla "tagliola" imposta dalla Presidente della Camera Boldrini sul Decreto Banca d'Italia.

Per non bloccare la svendita della Banca d'Italia si è prepotentemente messa a tacere l'opposizione con un atto antidemocratico sfociato persino nella violenza verbale e, ancor peggio, fisica su una donna” - conclude la Blundo.

EMENDAMENTO SALVA-TRIBUNALI: PEZZOPANE, “E’ MEGLIO FARE CHIAREZZA”.

Non si fa attendere la replica della senatrice Stefania Pezzopane, che dichiara quanto segue: 

“L'approvazione dell’emendamento per prorogare di tre anni l’accorpamento dei tribunali abruzzesi con quelli di L’Aquila e Chieti è una vittoria del territorio e dell’Abruzzo”.

“Non era scontato. Avevamo tutti contro, Ministero della Giustizia, presidente della Commissione Bilancio, Ministero dell’Economia e Finanze. C'è stato un lavoro incessante di convincimento e di grande coinvolgimento delle strutture burocratiche. Una bella vittoria collettiva, di cui ho avuto il piacere e l'onore di partecipare da protagonista essendo stato approvato un solo emendamento quello di cui ero prima firmataria il 3.0.1.

Ha premiato il gioco di squadra, portato avanti insieme ai sindaci di Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto, all’ordine degli avvocati e ai comitati cittadini, che si sono attivati per difendere i presidi di legalità locali ed evitare la soppressione.

Va dato atto inoltre del grande lavoro di tessitura condotto dal sottosegretario Giovanni Legnini, con la Ragioneria dello Stato per individuare le coperture finanziarie e che ha condotto ad un risultato positivo.

Spesso accade che ci sia chi lavora per i risultati concretamente e seriamente e chi a fine gioco tenta di mettersi la coccarda, allora e' meglio fare chiarezza.
Fortunatamente, trattandosi di atti parlamentari, ci sono i resoconti e la seduta in streaming. All'atto della presentazione degli emendamenti al Milleproroghe, ho proposto a tutti gli abruzzesi di firmare il mio emendamento. Federica Chiavaroli ha accettato, assieme ai senatori Buemi del Psi e Cucca del PD, membri della commissione Giustizia, mentre Paola Pelino ed Enza Blundo hanno preferito presentare i loro emendamenti.

Gli emendamenti presentati sull’argomento- precisa la senatrice- erano inizialmente tre.

L’unico ritenuto votabile, con nessun parere ostativo, e' stato il 3.01 di cui sono prima firmataria. Il superamento dei dinieghi e' stato, naturalmente, il risultato di un paziente e certosino lavoro che mi ha portato a mutare il testo per ben due volte, fino alla presentazione per l'Aula di un testo 3, sempre a mia firma.

Il Presidente della seduta Calderoli ha chiesto alle due senatrici Pelino e Blundo di ritirare i loro emendamenti e di aderire al mio, dato che l'obiettivo era il medesimo ed il mio era l'unico votabile.

Durante la discussione in Aula, è arrivato il ritiro e l’adesione della senatrice Pelino e di altri senatori al mio emendamento, ma non quella della senatrice Blundo che, incomprensibilmente, ha chiesto di votare il suo testo, che ovviamente è stato bocciato. Dopo la bocciatura, il M5S ha votato il mio emendamento. A rigore di cronaca va detto che il M5S ha votato contro l’intero provvedimento MILLEPROROGHE, in cui è inserito l'emendamento salva tribunali. Ho esposto i fatti solo per chiarezza. L'emendamento non era ancora stato approvato dall'Aula, ma diversi personaggi, che non hanno svolto alcun ruolo, si sono scatenati a rivendicarne il risultato. Scorretti ,non nei miei confronti, figuriamoci, ma nei confronti di un risultato collettivo, che va rivendicato come un grande sforzo collettivo.

In ogni caso l’approvazione dell’emendamento, che proroga i Tribunali abruzzesi fino al 2018, ci consente una boccata d’ossigeno per ingaggiare un confronto sulle giurisdizioni di giustizia e sul complesso della riforma”.

 


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