Avevano recuperato una bottiglia di vino nel 2011 da una nave affondata durante la guerra civile americana, la Mary-Celestia, nel 1864.
C'era curiosità e aspettative per quel prezioso nettare e tanta era la eco che si era prodotta che "all'evento" per l'apertura presso un salone del cibo a Charleston in South Carolina avevano staccato anche 50 biglietti paganti.
Dall'università di Bordeaux era arrivato lo specialista Pierre-Louis Teissedre.
Purtroppo aperta la bottiglia il verdetto è stato unanime: il vino, ha affermato l'esperto, era "da far scappare la gente, "sa di benzina e granchio".