Bruno Grillo si racconta: "Tanto Chievo in Abruzzo, ecco il progetto Sulmona"

Sì, seguiamo Del Pinto. Ardemagni? Può finire a Pescara

27 Dicembre 2013   17:21  

Abbiamo raggiunto telefonicamente Bruno Grillo, responsabile dell’ area scout del Chievo Verona per il centro Italia. Scopritore di talenti, soprattutto tra i dilettanti, è arrivato agli onori della cronaca sportiva abruzzese in occasione della conferenza stampa di presentazione del nuovo corso del Sulmona, illustrando col presidente Scelli i perché e gli obiettivi di questa sinergia tra il calcio ovidiano e quello veronese. Con Grillo abbiamo approfondito l’ argomento Sulmona e spaziato nel panorama calcistico abruzzese. 

Grillo, conosciamoci meglio. Che mestiere fa?

Chi ci chiama osservatori, chi talent scout. Da anni faccio questo lavoro. Sono stato sei anni al Milan, poi Parma, Inter e Atalanta. Da due sono ufficialmente nei quadri del Chievo, ma il mio fidanzamento con Giovanni Sartori (ds del Chievo) dura da anni. Perché a differenza delle altre società con cui lavoravo in precedenza, lui è sempre stato l’ unico ad andare a pescare nei dilettanti. Fa parte della filosofia Chievo, dare una chance a tanti talenti sconosciuti. Perciò di ragazzi in gamba ne ho mandati parecchi a Verona.

Tipo?

Moscardelli dal Guidonia, per esempio. E poi tre tra i capocannonieri attuali della Lega Pro: Alessandro, Fioretti e Virdis. Tutti giocatori scoperti tra i dilettanti. Se invece ci riferiamo all’ Abruzzo, vi dico Amenta e Turchi, ora al Lanciano. Il primo lo presi dall’ Anzio, l’ altro era finito all’ Ostia Mare e lo portai al Padova in serie C. E poi ho un aneddoto legato al Pescara. Una ventina d’ anni fa portai da Andrea Iaconi, mio grandissimo amico, un certo Renato Greco, che ora allena gli Allievi nazionali dell’ Aquila. Lo presi dalla Torres e lo portai negli uffici di Scibilia a Mosciano Sant’Angelo. “Prendi sto giocatore in scadenza che può fare il titolare” dissi ad Andrea. “Dovrebbe togliere il posto a Margiotta” mi rispose sorpreso. Alla fine glielo tolse.

Uno in rampa di lancio, invece?

Pozzebon, ‘88 dell’ Olbia. Rimane là fino a giugno, poi lo gireremo in Lega Pro.

Che rapporto ha con Giovanni Sartori?

Sono un suo uomo. Riesce a vedere quello che gli altri non vedono. Lui è il Chievo. Vuole che si creino più rapporti possibili con le società dilettantistiche per poter pescare quei 4 o 5 ragazzi a cui dare una possibilità. Normale che qualcuno si perda per strada, ma lo dovrebbero fare tutte le società di A. La cultura nostra è quella di trovare giocatori da queste realtà. Per non sbagliare bisogna osservare un ragazzo tante volte, anche negli allenamenti. Andiamo a chiedere informazioni quasi al prete del paese.

Come è nato il progetto Sulmona?

Da questa filosofia. Ho letto delle difficoltà che stava attraversando ed ho chiamato il presidente Scelli, che mi è parso subito un bravo cristiano. Una cosa terrei a precisare a scanso di equivoci: sono uno stipendiato del Chievo. Quindi non sono venuto né a portar soldi, né a prenderli. Si tratta di una collaborazione solo ed esclusivamente tecnica. Da qualche parte ho letto “il Chievo si accollerà, il Chievo pagherà…”. No, il Chievo non elargisce un euro. La serietà prima di tutto.

Che Sulmona sta nascendo?

E’ arrivato un allenatore che viene a mettersi in discussione. I giocatori che arriveranno dovranno essere coscienti di due cose: budget ridotto e mantenimento del titolo. La cosa incoraggiante è che si stanno proponendo in tanti. Significa che si intravede un progetto, in tanti scorgono una chance. Il direttore sportivo, comunque, sarà Remo Curcio.

Arriverà qualcuno direttamente dal Chievo?

Ho già parlato col responsabile del settore giovanile, Maurizio Costanzi. Sarò chiaro anche su questo argomento. I nostri Primavera vanno quasi tutti in Lega Pro. Se a gennaio ci dovesse essere la possibilità, prenderemo qualche under. Ma è di competenza di Costanzi e dipenderà dalle uscite già programmate. E comunque ci sarà sempre la nota dolente dei procuratori. La maggior parte sono degli incapaci e fanno il bello e il cattivo tempo.

E in prospettiva, invece?

Ne ho già parlato con Sartori e Costanzi. Al momento c’ è questa collaborazione, per il futuro vediamo cosa succede. Prima ci si fidanza, poi ci si sposa. Se ognuno rispetterà i propri impegni, non è detto che il Sulmona non diventi una vera e propria società satellite.

Un esperimento del genere l’ avete fatto a Trivento tre anni fa. Bilancio?

Abbiamo provato, ma non durò molto. La squadra la fece l’ allenatore per puntare ai play off, ma i risultati non arrivarono. Sotto l’ aspetto tecnico, invece, ha dato i suoi risultati, perché l’ obiettivo del Chievo sono i giovani. Noi prendemmo Gallo che ora è in Prima Divisione, Matri (’95) che è titolare in Primavera e Barbuzzi che è stato girato al Crotone.

Bruno Grillo e l’ Abruzzo.

Me lo ha fatto conoscere mia cognata e mi sono innamorato di questi posti. Faccio sempre la spola tra Guidonia, dove vivo, Verona e i campi di calcio. Ma appena posso vengo in Abruzzo. Ho una casetta a Tornimparte, credo che andrò a viverci quando andrò in pensione.  

Quando si dice Chievo in Abruzzo….

Giorgio Repetto. E’ una persona eccezionale, uno competente. A Pescara ha costituito una grande squadra con Nando Ruffini e Guglielmo Acri. Pensate che dagli 11 ai 14 anni ha portato su a Chievo un certo Marco Verratti. Lo abbiamo opzionato per quattro anni, poi non lo abbiamo preso. Purtroppo anche a Chievo si sbaglia.

A proposito di ds abruzzesi, chi altro conosce?

Di Nicola, un tipo originale, un po’ sui generis ma con grandi qualità. Tanti dovrebbero cambiar mestiere, invece lui sa di calcio. Ci siamo conosciuti questa estate, gli interessava Virdis.

A proposito dell’ Aquila, Chievo sulle tracce di Del Pinto. E’ vero?

E’ un giocatore seguito. L’ ho visto una volta in casa e due in trasferta. Nel panorama bassissimo della Lega Pro è uno dei pochi che va all’ occhio. A Giovanni (Sartori, ndr) ho già detto quello che dovevo dire. Ma molto dipende dalla valutazione, il Chievo ha dei parametri ben precisi e ragiona in prospettiva. Al momento lo vedrei bene in una prima fascia in B, tipo il Pescara.  

Altri giocatori delle abruzzesi sotto la lente del Chievo?

Sono andato a vedere il Chieti ad Aprilia per vedere un giocatore, ma non mi ha colpito.

E di Ardemagni in direzione Pescara, cosa ci dice?

So che a Pescara stanno cercando un attaccante. Lui ha tante richieste.

 

Alessandro Fallocco

 

 


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