Bufera Petrolio, Ministra Guidi si Dimette. M5s: " Ammissione di colpa con la Boschi"

31 Marzo 2016   21:53  

«Caro Matteo sono assolutamente certa della mia buona fede e della correttezza del mio operato. Credo tuttavia necessario, per una questione di opportunità politica, rassegnare le mie dimissioni da incarico di ministro. Sono stati due anni di splendido lavoro insieme. Continuerò come cittadina e come imprenditrice a lavorare per il bene del nostro meraviglioso Paese», scrive il ministro Guidi nella lettera inviata a Renzi.

La Guidi è finita al centro della bufera a causa di un intercettazione nell'ambito di un'inchiesta sul petrolio, in cui, parlando con il compagno Gianluca Gemelli (che risulta nella lista degli indagati) dopo la bocciatura di un emendamento inserito nel decreto Sblocca Italia, dice: «Dovremmo riuscire a mettere dentro al Senato se è d’accordo anche Mariaele (il ministro Boschi, specificano gli investigatori) quell’emendamento che mi hanno fatto uscire quella notte, alle quattro di notte».

LE REAZIONI
Le reazioni politiche dopo l'annuncio delle dimissioni da parte della Guidi, non si sono fatte attendere.

«Le dimissioni della Guidi sono ammissione di colpa e prova del coinvolgimento della Boschi. Si dimetta immediatamente anche lei». Così su Twitter il deputato e componente del direttorio M5s Alessandro Di Battista che su Fb commenta ancora: «questo è lo scandalo più grande che riguarda il governo Renzi».

«La Guidi col petrolio, la Boschi con le banche. Ma qualcuno fa il Ministro e basta in questo Governo?», scrive su Twitter Giovanni Toti, presidente della regione Liguria e consigliere politico di Silvio Berlusconi.

«La Guidi si è dimessa, inevitabili ora anche le dimissioni di Maria Elena Boschi». Così su Twitter il senatore di Fi Maurizio Gasparri.

«Le dimissioni della ministra Guidi sono un atto dovuto. Ma un problema resta: il conflitto di interessi è la cifra prevalente di questo governo. Serve un chiarimento parlamentare». Lo chiede Sinistra Italiana con il capogruppo dei deputati Arturo Scotto, dopo l'annuncio della lettera di dimissioni della ministra della sviluppo economico.

«Le dimissioni del ministro Guidi erano inevitabili. Essere garantisti come noi non significa essere ciechi». Così Raffaele Fitto, leader dei Conservatori e Riformisti. «I comportamenti del ministro Guidi (al di là del diritto) sono inopportuni, impropri, politicamente e istituzionalmente non lineari. Il Governo non pensi di cavarsela così. Sono troppe le vicende politicamente opache in tanti settori».


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