Bufera molestie sessuali in GB, si dimette il ministro della difesa

02 Novembre 2017   12:23  

Il ministro della Difesa britannico, Michael Fallon, si è dimesso sull'onda delle accuse di molestie sessuali e comportamenti impropri che lo hanno toccato assieme ad altri esponenti conservatori e membri del governo di Theresa May. Lo riferisce la Bbc.

Fallon ha ammesso che il suo comportamento è stato in passato "inferiore alle aspettative" richieste a un uomo nelle sue posizione e anche ai militari sottoposti al suo dicastero. Il suo nome era stato fatto ieri in relazione a una molestia risalente al 2002, quando, a una cena, egli aveva insistentemente allungato le mani sul ginocchio di una nota giornalista, Julia Hartley-Brewer, anche se quest'ultima lo aveva difeso, ridimensionando l'accaduto come acqua passata e questione già risolta fra loro.

Sui social media Fallon era stato peraltro citato anche per altri possibili episodi - più recenti - nell'ambito del dossier realizzato da assistenti parlamentari contenente i nomi di circa 40 deputati Tory, uomini e donne, fra cui diversi ministri o sottosegretari. Una lista in cui venivano elencati - sotto l'intestazione sarcastica 'Parlamentari ad alta libido' - casi di comportamenti inappropriati, relazioni clandestine, ma anche abusi veri e propri - sia etero sia omosessuali - attribuiti a Westminster a queste personalità.

   Richieste di dimissioni sono arrivate per il numero due del governo, Damian Green, anche lui investito da accuse di presunte molestie. E arrivano dall'interno del Partito Conservatore per bocca di Anna Soubry, deputata e già viceministro sotto David Cameron.

    A queste si aggiungono le rivelazioni al Times di una attivista Tory, Kate Maltby, che lo accusa di averla palpeggiata in un pub nel 2015, posandole la mano sul ginocchio, e d'averle mandato sms 'allusivi' nel 2016. 

  


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