Burgo, proposta in 4 punti, ma per i sindacati è inaccettabile e le istituzioni sono impotenti

09 Ottobre 2014   07:04  

Una proposta in quattro punti e' stata presentata dai rappresentanti della Burgo nel corso della riunione al ministero dello Sviluppo economico per la vertenza legata alla chiusura dello stabilimento Burgo di Avezzano.

Per il sito industriale marsicano l'amministratore delegato Burgo, Paolo Mattei, ha proposto:

la riattivazione delle due linee di taglio della carta allo stato depositata nel magazzino dello stabilimento stesso;

la fornitura dei dati economici e contabili dello stabilimento;

il monitoraggio entro la fine del mese della parziale ripresa produttiva e, infine, l'anticipo del trattamento di cassa integrazione per gli addetti non entrati nel ciclo produttivo.

L'azienda si e' inoltre impegnata a presentare per oggi pomeriggio il dettaglio del piano di ripresa dell'attivita' con l'indicazione delle maestranze da impegnare.

Sulla proposta le rappresentanze sindacali dello stabilimento daranno una risposta domani pomeriggio e presenteranno contestualmente una contro proposta all'azienda.

Così come formulata soprattutto nella parte della ripresa del taglio della carta attualmente in magazzino, "la proposta non puo' essere assolutamente accolta", hanno detto le Rsu ai lavoratori marsicani al termine della riunione davanti al ministero dello Sviluppo economico.

I lavoratori faranno comunque una loro proposta in grado di garantire la ripresa della produzione. Alla riunione a Roma era presente il vice presidente della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, che con il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, ha chiesto all'azienda di riattivare gli impianti di Avezzano.

"Sono stato io con il ministro Guidi - racconta Lolli -, in un incontro riservato, a chiedere all'ad Mattei di riprendere l'attivita' produttiva almeno fino all'avvio della trattativa per la vendita del sito industriale. Alla fine e' uscita fuori questa proposta che mi sembra, per come e' stata pensata e congegnata, difficilmente verra' accettata dai lavoratori".

Il vice presidente Lolli ha detto chiaramente ai lavoratori che "sara' una vertenza lunga e difficile" e che "bisognera' mostrare di avere tanta pazienza".

Nel corso dell'incontro, l'ad Burgo Mattei ha detto che per il sito industriale ci sono manifestazioni di interesse di un'azienda multinazionale e di un'altra nazionale e che la Burgo non ha alcuna intenzione di abbandonare Avezzano, volendo essere presente nella nuova societa' che si andra' a costituire a seguito del rilevamento del sito industriale di Avezzano.

Il 3 novembre il ministero ha nuovamente fissato una riunione per fare il punto della situazione.

Tensione infine fra i lavoratori marsicani dopo la decisione di questa mattina del ministro dell'Interno, Angelino Alfano, che ha vietato la manifestazione a Roma dei lavoratori stessi dopo che la questura della capitale aveva dato il via libera.

La decisione e' stata motivata per l'ordine pubblico in quanto, contemporaneamente, era in atto la vertenza dei lavoratori della Thyssen Group di Terni, anche loro impossibilitati a raggiungere Roma.


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