CASE e MAP: pagamento bollette arretrate e obbligo di indicare il nome sul campanello

Gli aquilani sfollati nei quartieri del CASE e MAP dovranno pagare le bollette arretrate del gas e luce e acqua.

Il Comune infatti ha debiti con i fornitori per oltre 10 milioni di euro e si rischia la sospensione del servizio.

I consumi sono relativi ai periodi aprile 2010 e dicembre 2011 per quanto riguarda l'acqua, da aprile 2010 a giugno-settembre 2012 per gas ed energia.

Non essendo possibile per il Comune calcolare in tempi stretti l'esatto ed effettivo consumo di ogni nucleo familiare, si è un fatto un calcolo forfettario in base ai metri quadri del'appartamento (1,61 euro a metro quadro) e ai giorni di occupazione. Poi si procederà ad eventuali rimborsi o richieste di integrazione.

Il pagamento sarà a rate, aseconda degli importi da pagare, secondo questo schema

fino a 300 euro: rata unica

300-600 euro: due rate

900-1200 euro: quattro rate

1200-1500 euro: otto rate

1500-2000 euro: 10 rate

2000-2500 euro:  12 rate

oltre 2.500 euro: 18 rate

Sarà possibile pagare anche in un'unica soluzione.

La rata massima sarà di 300 euro al mese, quella media di 185 euro.

A questa cifra si aggiungeranno ovviamente le bollette relative ai consumi correnti che oscilleranno da un minimo di 45 euro al mese ad un massimo di 171 euro.

Saranno inviati i bollettini premarcati per ciascuna rata. Si può pagare anche per bonifico bancario e andrà indicato numero bollettino.

Spiega l'assessore Alfredo Moroni: '' Ci sono grossi limiti nel progetto case, danni infiltrazioni impianti, gestire 6mila alloggi e' un grande impegno, dunque bisogna far pagare le spese, non possiamo rischiare distacco utenze''.

Aggiunge l'assessore Pelini. ''Invito al senso di responsabilità  e faccio notare che la rateizzazione non è stata possibile per chi è in affitto concordato. Abbiamo cercato di incidere il meno possibile incidiamo il meno possibile e sono rate molto basse''

Pelini ricorda anche che è obbligatorio indicare nome e cognome sul campanello e casetta delle poste. Per chi trasgredisce è prevista una sanzione fino a 500 euro.