Cacciatore ucciso, amico indagato per ipotesi di omicidio colposo

Ris esamineranno pallini e fucili sequestrati

05 Novembre 2014   11:18  

Primi sviluppi in merito all'inchiesta per la morte di Nicola Costanzo, il 58enne pensionato di Torrebruna rimasto ucciso alcuni giorni fa nel corso di una battuta di caccia in località Mattioni.

L'esame autoptico ha accertato che Costanzo è morto in seguito ad un colpo di fucile che ha determinato lo "sfacelo della zona encefalica" del cranio, mentre le radiografie hanno permesso di individuare diversi pallini già consegnati per le analisi ai Ris di Roma, che faranno altrettanto con 9 fucili sequestrati ad altrettanti colleghi della vittima che li avevano adoperati nel corso della tragica battuta di caccia.

Da quanto emerge, intanto, per la morte dell'uomo è indagato uno degli altri partecipanti alla caccia, anch'egli residente a Torrebruna, per il quale l'ipotesi di accusa è quella di omicidio colposo. La magistratura avrà il compito di stabilire se il colpo è partito accidentalmente, e se chi lo ha fatto partire era in quel momento fermo o in moviment, avvalendosi anche dei risultati degli esami relativi tra gli altri alla traiettoria del proiettile, alla distanza da cui è partito il colpo ed il tipo di munizione.

Il legale della famiglia Costanzo, l'avvocato Guido Colella, ha voluto inoltre precisare che "la vittima non ha da parte sua commesso alcuna imprudenza o errore nel corso della caccia". Intanto nel pomeriggio, verso le 14, si svolgeranno a Torrebruna i funerali dell'uomo.


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