Calcioscommesse, Di Nicola si difende: "Si tratta di un equivoco"

Il dirigente non risponde alle domande del gip

22 Maggio 2015   11:10  

E' stato sottoposto all'interrogatorio di garanzia Ercole Di Nicola, ormai ex responsabile dell'area tecnica dell'Aquila Calcio, fermato pochi giorni fa nell'ambito dell'inchiesta "Dirty Soccer" ed attualmente in carcere a Venezia.

Di Nicola, ritenuto dai magistrati titolari dell'inchiesta uno dei personaggi-chiave del sistema che avrebbe condizionato diverse gare di Lega Pro e Serie D, ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere dinanzi al gip di Venezia. In verità, sembra che il dirigente 38enne avesse intenzione di rispondere al magistrato, ma pare che l'avvocato lo abbia convinto circa l'opportunità di non rispondere onde approfondire meglio la conoscenza degli atti.

Stando a quanto riferito dallo stesso legale, comunque, pare che Di Nicola sia rimasto incredulo dinanzi alle accuse mosse nei suoi confronti, sostenendo anzi si tratti di un grosso equivoco, e di essere estraneo al calcioscommesse.

Più specificamente, da quel che risulta, Di Nicola avrebbe riferito al proprio avvocato di aver visto solo una volta altre persone coinvolte nell'inchiesta, e di non sapere cosa intendessero fare delle informazioni a lui richieste "poiché conosco il campionato", che invece secondo i magistrati sarebbero un indizio circa la volontà di organizzare combine.

Quanto alle accuse di aver combinato alcuni incontri in favore dell'Aquila Calcio, il dirigente avrebbe sostenuto di non aver avuto bisogno di ricorrere a ciò, essendo la squadra rossoblù una delle formazioni meglio attrezzate del campionato, tanto più che nei casi all'esame dei magistrati gli avversari erano di caratura tecnica decisamente inferiore.


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