Calcioscommesse, Tavecchio:"Paese monotono anche nel delinquere"

21 Maggio 2015   13:21  

"Abbiamo 30 squadre che hanno fatto porcherie ma vi ricordo una monotonia ridicola del Paese. Nell'Ottanta entravano con le Alfette negli stadi, nel '90 arrivavano altre scommesse, nel 2006 arrivava Calciopoli. Siamo un popolo monotono e ripetitivo anche nel delinquere, non solo nelle cose serie". Lo dice il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, commentando i recenti fatti dello scandalo calcioscommesse riguardanti il mondo dei Dilettanti e della Lega Pro. "E tra dieci anni  ci saranno altri casi uguali se non cambiamo il sistema, se non creiamo formazione, obiettivi e indirizzi. Questo si fa con progetti e piani di sviluppo". 

 "Il calcio e' socialita' ed e' di indirizzo strategico, una componente determinante nel sistema politico italiano. Non lo si puo' sempre offendere per fatti che non ci competono.

Abbiamo sempre monitorato le scommesse e la Lega Pro lo sa, segnalando sempre a chi di dovere".

Cosi' il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, che intervenendo a un convegno della Lega Nazionale Dilettanti a Fiumicino, e' tornato a parlare dell'ultima inchiesta sul calcio-scommesse che ha coinvolto il mondo dei Dilettanti e della Lega Pro.


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