Cambio di Stagione? Ecco Come Preservare i Capi Più Delicati

20 Marzo 2017   05:00  

Cielo grigio e foglie gialle segnano ufficialmente il passaggio di stagione. Costumi e infradito non servono più, ed è quasi arrivato il momento di risvegliare maglioni e cappotti dal lungo letargo estivo con il sempre temuto e stressante cambio dell’armadio. Ma qual è una delle sorprese più temute in questo periodo dell’anno? Accorgersi che i propri capi preferiti sono stati attaccati e rovinati da piccole creature di color crema o brunastro: le tarme.

Anticimex, azienda internazionale specializzata nel Pest Management e nei servizi di igiene ambientale porta alla luce l’insetto responsabile delle “grandi abbuffate” di tessuti, scoprendo che le tarme sono delle vere intenditrici di moda, sempre alla ricerca del materiale di qualità che soddisfi la loro sete di tendenze. Sembra, infatti, che alle tarme piacciano le stoffe di un certo valore, come cashmere, pelli e pellicce, che vengono preferiti a tessuti meno costosi, dandoci la prova di come anche i lepidotteri subiscano il fascino del lusso.

Insetti vanitosi? “In realtà – commenta Valeria Paradiso, Responsabile Tecnico Anticimex Italia – la spiegazione sulla preferenza e l’attenzione per la qualità dei materiali è da ricondurre alla cheratina, una proteina presente in questi tessuti di origine animale e indispensabile per il loro sviluppo. In mancanza non disdegnano altri tessuti di fibre naturali, come lana e cotone.”

Cosa si può fare dunque per proteggere al meglio i tessuti nell’armadio?


I consigli di Anticimex per salvare capi e indumenti dalle grinfie delle tarme:

- Mantenere pulito l’ambiente all’interno di armadi e cassetti ed arieggiare frequentemente

- Lavare accuratamente i vestiti prima di riporli, possibilmente con lavaggio a secco. Lavare anche cuscini, biancheria, tende e asciugamani che conservate negli armadi: le larve di tarme si nutrono anche di questi tessuti, non solo di abiti

- Mettere al riparo gli indumenti chiudendoli in sacchetti con cerniere o negli appositi sacchetti sottovuoto

- Utilizzare trappole adesive, strumenti disponibili in commercio che accertano la presenza degli insetti, ma non sono sufficienti nel caso di infestazione a risolvere la problematica

- Utilizzare repellenti, come ad esempio la canfora, in seguito ad accertata eliminazione dell’infestazione. Non impediscono alle larve di danneggiare gli indumenti, ma aiutano a prevenire un nuovo insediamento

“Le specie più comuni, la Tineola bisselliella e la Tinea pellionella, sono piccole farfalle dalle ali sottili non attratte dalla luce, ma da luoghi bui, che per questo motivo è facile trovare negli armadi o sotto i tappeti – conclude Valeria Paradiso – Nel caso di infestazione, molti insetticidi, seppur specifici, possono creare problemi ed avere controindicazioni per le persone, che frequentano gli ambienti o che indossano gli abiti trattati, se non usati con le giuste precauzioni. Ecco perché è sempre bene rivolgersi all’esperto: per risolvere la problematica sono necessari interventi mirati, da condurre con grande cautela e nel rispetto dell’ambiente.”


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