Campus dell’innovazione automotive: per Tagliente è un progetto costoso e fallimentare

16 Ottobre 2012   13:03  

Torna alla carica il consigliere regionale Giuseppe Tagliente contro la decisione della Giunta Regionale di finanziare il progetto del “Campus dell’innovazione automotive e metalmeccanica.

Alla lettera indirizzata al presidente Chiodi nella quale esprimeva fortissime perplessità sul progetto all’indomani della sua approvazione, aggiunge adesso una nota con cui introduce altre considerazioni e la richiesta di revoca in autotutela della delibera del 2 ottobre.

In particolare Tagliente chiede la revoca della decisione per i seguenti motivi.

1) Indeterminatezza delle finalità: il progetto presenta evidenti lacune espositive che non rendono possibile una cognizione delle finalità cui esso tenderebbe.

In particolare esso appare poco convincente, almeno nei termini con cui è stato presentato, per assenza di adesioni formali da parte delle aziende che operano in Abruzzo nel settore dell’automotive, soprattutto Sevel e NSG Pilkington, e alla luce della attuali difficoltà del mercato dell’auto e delle strategie studiate per farvi fronte. Indeterminatezza dei costi.

Dalla lettura dei documenti prodotti da chi ha presentato e perorato il progetto (in particolare da quello datato 24 settembre) è previsto un primo stralcio di spesa di 45 milioni di euro da finanziare con fondi Fas per circa 38 milioni di euro, pari ad un contributo di oltre l’85%).

Nulla si dice riguardo al costo complessivo del progetto, considerando che i 45 milioni costituiscono soltanto il finanziamento iniziale;

2) Indeterminatezza dei risultati e mancanza di un serio piano di gestione finanziaria. L’assenza anche di uno studio relativo ai costi previsti ed ai ricavi stimati ingenera dubbi riguardo alle finalità vantate e fa soprattutto temere sulle possibilità di ritorni in termini di sviluppo e di occupazione.

L’esperienza negativa sofferta dalla Regione Abruzzo qualche lustro passato con il Parco Tecnologico, un carrozzone fonte di sperpero e di clientela, avrebbe dovuto far riflettere non poco la Giunta Regionale prima di assumere la decisione di approvare la realizzazione del Campus”.

Nella stessa nota il consigliere Tagliente comunica che in assenza di risposte e/o di comportamenti concludenti porterà la discussione in Aula mediante la presentazione di una mozione, non senza aver prima ribadito che con le risorse finanziarie impegnate per questo discutibile progetto presentato da privati si sarebbe potuta avviare la realizzazione o il completamento di infrastrutture in gradi di ammodernare, ad esempio, il sistema portuale abruzzese.

 


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