Caos PDL, Pastore: «Quagliariello non è pescarese, partito lacerato, Piccone spinge a votare Masci»

«Piccone e Di Stefano alla Camera premeranno solo i bottoni»

09 Febbraio 2013   12:17  

Non si placano le polemiche all'interno del Pdl, neanche a Pescara e dopo il caos aquilano con i due coordinatori cittadini nominati, il primo Roberto Santangelo, come da statuto, dal segretario provinciale Alfonso Magliocco e il secondo, Guido Liris, nominato d'imperio e in conferenza stampa da Filippo Piccone, la situazione costiera che pareva recuperata dopo il rientro di Nazario Pagano viene sparigliata dalle dichiarazioni esclusive di Andrea Pastore, senatore uscente e padre fondatore di Forza Italia in Abruzzo, nonchè ultimo baluardo pescarese che possa parlare direttamente con Silvio Berlusconi.

Pastore se la prende, con il suo solito stile pacato, con Filippo Piccone «Basta vedere chi è quarto alla Camera» dice con forza dopo essersi trincerato per un attimo dietro ad un «no comment».

Ma è quello lo sbaglio più grande, «non aver inserito un pescarese ed anche una donna tra i primi quattro che hanno possibilità concrete di essere eletti» - continua il senatore - «adesso chi di centrodestra vorrà votare un pescarese dovrà votare la Verì o lo stesso Masci, alternative valide per l'elettore ma che non sono in coalizione. Inutile dire e far credere - continua Pastore - che chi viene da fuori (Gaetano Quagliariello ndr.) possa rappresentare il territorio, con tutta la buona volontà non potrà farlo. Vi ricordo - conclude - il dato delle regionali 2008 dove Chiodi vinse ovunque, ma fu sconfitto da Costantini proprio qui a Pescara, questo è un errore chepotrebbe essere fatale».


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