Capo polizia Pansa a L'Aquila, gli adulti siano esempio per giovani

25 Gennaio 2014   15:04  

Sul tema della sicurezza stradale "gli adulti siano esempio per i giovani". Lo ha detto stamani a L'Aquila il capo della polizia, Alessandro Pansa, parlando a una folta platea di studenti delle scuole superiori della provincia in occasione della trasmissione del film "Young Europe", una pellicola prodotta dalla polizia di Stato e girata in quattro Paesi dell'Unione europea.

Il film, scritto, diretto e montato da Matteo Vinci (che collabora con la polizia stradale, il ministero dell'Interno e il ministero dell'Istruzione come formatore ed educatore di giovani), presente all'auditorium Renzo Piano del Castello, vuole sensibilizzare i giovani sui comportamenti da tenere alla guida, partendo dalla considerazione che gli incidenti rappresentano la prima causa di morte per i ragazzi sotto i 30 anni.

Presente all'evento anche il prefetto Santi Giuffre', direttore centrale delle Specialita' della polizia di Stato (polstrada, polpost, polfer e delle comunicazioni).

Per il capo della polizia, che per la prima volta ha assistito alla visione del lungometraggio, il film "e' un pugno nello stomaco". "Secondo me - ha aggiunto il prefetto Pansa - dobbiamo diffonderlo anche a qualche livello di eta' piu' alta. Probabilmente - ha detto rivolgendosi agli studenti - voi qui avete la consapevolezza della conoscenza di un fenomeno. Invece se lo vediamo noi adulti ci attrezziamo a imparare qualche cosa da poter applicare, poi, nei nostri comportamenti. Perche' lo so perfettamente che i primi a correre in macchina sono gli adulti. Un esempio poco edificante. Il rischio - ha osservato il capo della polizia - e' che i giovani che abbiano come modello persone adulte con comportamenti scorretti essi si adeguino poi a quello stile".

Joung Europe e' il primo lungometraggio distribuito gratis su youtube ed e' anche il primo realizzato da un governo, ministero dell'Interno, polizia stradale e Commissione europea. E' stato distribuito in 14 Paesi europei che hanno aderito al progetto Icarus, durato due anni, in cui la polstrada italiana e' stata capofila in Europa nel campo dell'educazione stradale. Il film, che ha vinto, tra l'altro, il festival internazionale di Milano per la miglior regia, e' la storia di cinque ragazzi europei raccontata dal loro punto di vista.

Il lungometraggio descrive uno spaccato della vita moderna nella quale e' evidente anche il disagio giovanile, ma al centro dello schermo c'e' sempre la sicurezza stradale con incidenti mortali dove i protagonisti sono giovani patentati. C'e' Josephin, ricca parigina lasciata completamente sola dalla famiglia che non ne capisce le esigenze adolescenziali; Julian, giovane irlandese capitano di una squadra di basket irretito da una lettrice di spagnolo piu' grande di lui; e poi Federico e Annalisa in Italia, due adolescenti che cadono nella trappola di amicizia di un adulto senza morale, Angelo. Entrambi, alla fine, moriranno nella sua auto coinvolta in un incidente stradale.

Pansa ha quindi osservato come sia difficile insegnare agli adulti come fare i genitori, "anche perche' e' difficile scrivere un manuale per insegnare loro come comportarsi con i figli".

Occorrono presenza e attenzione. "Mi ha fatto molto piacere - ha commentato Pansa - che il film sia approdato anche qui a L'Aquila dove, in qualche modo, la ricostruzione non e' soltanto quella di strutture abitative di una citta'. E' una struttura di coscienze, di relazioni, di rapporti umani che voi giovani che siete in una fase di crescita state ricostruendo, probabilmente molto di piu' di quello che ricostruiscono gli adulti negli edifici. Cio' perche' state ricostruendo la vostra collettivita', il vostro gruppo, il vostro mondo di relazioni che in qualche modo e' andato distrutto anche con il terremoto che vi ha spostati in territori diversi. Spero che la ricostruzione che voi fate con il vostro vivere quotidiano - ha detto infine il capo della polizia agli studenti - possa essere la costruzione di un modello migliore di quello che noi abbiamo lasciato".

La pellicola era stata presentata al Parlamento europeo a novembre 2011 e il 19 luglio 2012 era stata proiettata al Giffoni Film Festival come evento speciale, e fuori concorso al Festival internazionale del cinema di Venezia lo scorso anno.


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