Caporalato: le principali novita' previste dal ddl

14 Novembre 2015   14:41  

Pene piu' severe, interventi per l'accoglienza dei lavoratori agricoli stagionali, una rete di lavoro 'di qualita'', indennizzi per le vittime. Ecco le principali novita' introdotte dal ddl sul caporalato varato oggi dal Consiglio dei Ministri.

- RAFFORZATA LA RETE DEL LAVORO AGRICOLO DI QUALITA'

Viene rafforzata la operativita' della Rete del lavoro agricolo di qualita', creata con la Legge Competitivita' e attiva dal 1 settembre 2015. Con la norma si estende l'ambito dei soggetti che possono aderire alla Rete, includendovi gli sportelli unici per l'immigrazione, le istituzioni locali, i centri per l'impiego e gli enti bilaterali costituiti dalle organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori in agricoltura e i soggetti abilitati al trasporto di persone per il trasporto dei lavoratori agricoli. Allo stesso tempo si stabilisce l'estensione dell'ambito delle funzioni svolte dalla Cabina di regia della Rete stessa, che e' presieduta dall'Inps e composta da rappresentanti di sindacati, organizzazioni agricole e Istituzioni.

- PIANO DI INTERVENTI PER L'ACCOGLIENZA DEI LAVORATORI AGRICOLI STAGIONALI

Con la nuova legge le amministrazioni statali saranno direttamente coinvolte nella vigilanza e nella tutela delle condizioni di lavoro nel settore agricolo, attraverso un piano congiunto di interventi per l'accoglienza di tutti i lavoratori impegnati nelle attivita' stagionali di raccolta dei prodotti agricoli. L'obiettivo e' tutelare la sicurezza e la dignita' dei lavoratori ed evitare lo sfruttamento ulteriore della manodopera anche straniera. Il piano sara' stabilito con il coinvolgimento delle Regioni, delle province autonome e delle amministrazioni locali nonche' delle organizzazioni di terzo settore.

- INDENNIZZI PER LE VITTIME

Per la prima volta si decide di estendere le finalita' del Fondo di cui alla legge n. 228 del 2003 in tema di vittime della tratta anche alle vittime del delitto di caporalato, considerata la omogeneita' dell'offesa e la frequenza dei casi registrati in cui la vittima di tratta e' anche vittima di sfruttamento del lavoro.

- INASPRIMENTO DEGLI STRUMENTI PENALI

Con l'intervento normativo si stabiliscono nuovi strumenti penali per la lotta al caporalato. Primo tra tutti, l'estensione dell'arresto obbligatorio anche al delitto di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Viene poi introdotta la responsabilita' amministrativa degli enti per il delitto di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro ed estesa, da un lato, la confisca obbligatoria, anche per equivalente, al delitto di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, dall'altro, l'istituto della confisca cosiddetta estesa o allargata. Il ddl prevede anche l'introduzione di una circostanza attenuante per il delitto di sfruttamento del lavoro, per chi si sia efficacemente adoperato per evitare che l'attivita' delittuosa sia portata a conseguenze ulteriori, per assicurare le prove dei reati e per l'individuazione degli altri responsabili ovvero per il sequestro delle somme o altre utilita' trasferite.


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