Cara Blundo ti scrivo. Ma la Blundo risponde picche...

04 Marzo 2013   17:36  

Cara Enza Blundo ti scrivo. La senatrice aquilana del Pd Stefania Pezzopane scrive alla collega del Movimento cinque stelle per invitarla a colalborare in Parlamento a benficio del territorio. La senatrice Blundo però risponde per ora picche e dice: ”Ho ricevuto la lettera e mi riservo di rispondere, anche se avrei voglia di chiedere alla Pezzopane come mai non ha…”, ma poi si ferma con tanta voglia di aprire una dura polemica con la collega.

Caro Pd ti scrivo: la senatrice Pezzopane manda un messaggio al partito ricordandogli in vista delle Regionali che il Pd in Abruzzo ha vinto solo a L'Aquila e dunque chi ha orecchie per intendere intenda...

di Filippo Tronca
montaggio di Marialaura Carducci

 

 

LA LETTERA APERTA

''Cara Sen. Blundo,

l’Abruzzo intero può ora contare anche su due donne Senatrici, due abruzzesi, due terremotate, che dovranno rappresentare i cittadini dell’intera regione, in particolare del cratere e dell’Aquila.

La nostra è, infatti, una doppia appartenenza, di abruzzesi e di terremotate. Sono tante le priorità su cui toccherà batterci: fondi per la ricostruzione, tasse e restituzione, bollette, ricostruzione sociale ed economica.

Ho avuto dal mio partito, il Pd, la garanzia assoluta che la ricostruzione dell’Aquila e del cratere diventerà una questione nazionale ed entrerà nell’agenda politica del futuro governo.

In Senato porterò la voce dell’Aquila e dell’Abruzzo, con proposte che avranno l’appoggio incondizionato del Partito Democratico.

Mi appello a te, da Senatrice aquilana a Senatrice aquilana, da donna terremotata a donna terremotata, affinchè tu riesca a condurre sullo stesso terreno di responsabilità il M5S.

Se anche il tuo Movimento si esprimesse con forza e assumesse impegni precisi sulla ricostruzione dell’Aquila, daremmo le giuste risposte agli aquilani e agli abruzzesi, che ci hanno assegnato una grande responsabilità: lavorare per tradurre in fatti concreti le priorità del territorio.

Ma se non usciamo dalle secche di questa incerta e delicata fase politica e non si trovano le condizioni per un governo, difficilmente saremo in grado di fare qualcosa per L’Aquila.

Così come non riusciremo a portare avanti le riforme che il Paese e i nostri elettori si attendendo: riduzione del numero dei parlamentari e delle indennità, abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, riforma elettorale, legge sul conflitto di interessi.

Sarebbe un grosso errore lasciarsi sfuggire una tale opportunità a causa dell’irrigidirsi dello scenario politico.

I cittadini e, in particolare, gli aquilani, che ci hanno dato fiducia, sono già abbastanza spaesati da questa fase politica così confusa.

Non possiamo tradire le loro aspettative, al contrario dobbiamo intercettare i bisogni e le speranze di tutti gli aquilani e gli abruzzesi, che siamo chiamate a rappresentare in Parlamento.

Facciamo valere le necessità del nostro territorio ferito sulle logiche di appartenenza. Lavoriamo in modo che L’Aquila e l’Abruzzo siano più forti in Parlamento e che la ricostruzione della nostra città diventi una priorità del prossimo governo.'' Stefania Pezzopane

 


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