Carceri: Uil, nuovo direttore Sulmona eredita gravosa situazione

05 Dicembre 2013   10:58  

Si chiama Silvia Pesante e proviene dalla Casa Circondariale di Frosinone il nuovo direttore della Casa di Reclusione di Sulmona. "La direttrice - afferma il segretario provinciale e vice regionale della Uil penitenziari, Mauro Nardella - eredita una situazione, quella sulmonese, seppur in ordine per la qualita' del lavoro profuso da tutti i dipendenti siano essi di polizia Penitenziaria che facenti capo al Comparto Ministeri, irta di gravosi problemi.

Ad un numero sempre crescente di detenuti di elevatissimo spessore criminale (460 e, a quanto pare destinato a crescere sempre piu'), fa da eco una diminuizione sempre piu' drammatica del personale di Polizia Penitenziaria costretto, da diversi mesi a questa parte oramai, a turni che in alcuni casi arrivano anche a 12 ore. Un numero di uomini - osserva il sindacalista - falcidiato da diversi interventi da parte del Dipartimento dell'Amministrazione che, nel fare di pochissimo tempo, ha ritoccato in negativo la pianta organica dell'istituto portandolo dalle 328 unita' previste dal decreto ministeriale del 2001 a 271 all'inizio di quest'anno salvo poi ridurlo ulteriormente pochi mesi dopo di ulteriori 15 unita'.

Personale, quello attualmente operante presso l'istituto peligno, quindi destinato a non essere integrato da nuove leve per molto tempo ancora. Se si pensa che l'eta' media degli attuali operatori si aggira intorno ai 45 anni il resto e' tutto detto. La nuova direttrice trova quindi una situazione non certo idilliaca costretta, come sara', a sobbarcarsi anche l'onere di rirpistinare idonee condizioni di sicurezza e salubrita', operazione, quest'ulima, non facilmente attuabile per via di manutenzioni fatte solo grazie ad operazioni in economia e senza l'ausilio di sufficienti finanzimenti (preoccupanti sono le infiltrazioni di acqua piovana degli ultimi giorni e la condizione degli impianti idraulici e termici).

Per la dottoressa Pesante, quindi - conclude Nardella - sara' una vera 'gatta da pelare' ridare spessore ad un carcere mantenutosi in piedi solo grazie allo spirito di sacrificio e all'innato senso di abnegazione caratterizzante tutti gli operatori penitenziari nessuno escluso. La Uil penitenziari augura al neo direttore buon lavoro e, stante la situazione attuale, buona fortuna.


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