Carenze idriche strutturali, Arco Consumatori: " La principale causa nelle scelte della Regione"

24 Luglio 2013   18:15  

"Sembra un appuntamento fisso. Nel bel mezzo della stagione turistica alcuni sindaci rivieraschi, mediaticamente sovraesposti, si accorgono che le loro comunità e i loro ospiti sono "assetati" perchè manca l'acqua e, improvvidamente, si buttano sulla demagogia anti Ruzzo nella cui gestione sono in parte coinvolti. A tal proposito Arco consumatori Abruzzo (dipartimento risorse idriche) precisa che il potabilizzatore di Collevecchio di Montorio viene alimentato tramite Venaquila da una presa sul Tordino. La presa sul Tordino viene effettuata direttamente , e non tramite un invaso, dal fiume stesso . Le piogge e il disgelo influiscono sulla torbidità e sull'ossigenazione del Tordino - con un delta di torbidità molto elevato, anche in un intervallo di soli 30 minuti".

Così il Presidente Franco De Angelis di Arco consumatori Abruzzo dipartimento risorse idriche.

"La calibratura del potabilizzatore può essere effettuata entro determinati valori della torbidità. Se i valori riscontrati sono superiori alla media le impurità vanno a intasare i filtri e quindi l'impianto dev'essere fermato poichè non si può garantire la qualità dell'acqua. Il funzionamento dell'impianto è dunque sottoposto alla variabilità climatica. Per evitare di dipendere dalle precipitazioni piovose e al fine di garantire un costante e regolare approvvigionamento dell'acqua, da tempo la Ruzzo reti è in attesa di un'autorizzazione da parte della regione Abruzzo per potere captare l'acqua dall'invaso di Piaganini, il quale garantirebbe col suo bacino l'omogeneità dei dati di torbidità e quindi di fruibilità in grado di rientrare all'interno di quei parametri necessari al corretto funzionamento dell'impianto di potabilizzazione. Va ricordato che la Regione Abruzzo viste le risultanze delle analisi Arta e  Asl ha effettuato la classificazione delle acque superficiali a uso potabile della diga , rilevandone i dati sul bacino di Piaganini e su tratti del fiume Vomano  in entrata, classificandole nella categoria A3, non riconoscendo appieno la qualità di quell'acqua  come certificato da  valutazioni tecniche  di Arco Abruzzo. 

Al netto delle critiche di alcuni sindaci, che servono solo a giustificare le proprie mancanze amministrative e politiche,  si ribadisce che i due veri motivi per i quali avvengono le carenze idriche anche sulla costa teramana sono:

1 La mancata autorizzazione della Regione alla captazione dell'acqua del bacino di Piaganini;

2 L'inefficacia politica della Regione Abruzzo nell'attuare un progetto definito strategico dal ministero competente e già cantierabile, cioé, una nuova condotta più grande che porterebbe la risorsa idrica dal potabilizzatore di Collevecchio di Montorio a Giulianova e quindi su tutta la costa teramana.Se le cose dovessero restare così non resta che "la danza della pioggia" ma con uno stregone bravo perchè se piove troppo l'acqua s'intorbidisce e se piove poco non basta". 


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