Si preannunciano tempi di vacche magre, per coloro che, stando ai recenti riscontri, negli ultimi anni risultano aver attinto a piene mani prestiti per svariati milioni presso la Carichieti.
Come riporta il quotidiano il Centro, la prima decisione assunta dal neo commissario Riccardo Sora riguarderà infatti l'immediato stop ai prestiti facili agli "amici", che hanno causato nel complesso perdite di circa 304 milioni di euro, annunciata anche nel dossier che lo scorso 2 settembre il governatore di Bankitalia Ignazio Visco ha fatto pervenire al Ministero delle Finanze.
"Anomalie hanno connotato gli anticipi su fatture, sistematicamente concessi in deroga alle regole ordinarie che prevedono maggiori cautele" - si può leggere in uno stralcio del rapporto di Visco riportato dal Centro - "e ne sono derivate diffuse irregolarità, quali il mancato incasso di crediti verso controparti primarie, l'anticipo di documenti a carico di nominativi già inadempienti e lo scarico di fatture scadute a fronte di nuove anticipazioni, prassi che ha inoltre determinato la mancata rilevazione degli insoluti".
Come accaduto recentemente in casi analoghi, è pressoché scontato che saranno numerosi i risparmiatori che, preoccupati, si ammasseranno agli sportelli. Al riguardo, Bankitalia ha però voluto chiarire che i conti correnti della clientela non corrono di per sé alcun pericolo, e la Carichieti continuerà regolarmente la propria attività.
Se per i correntisti, dunque, il pericolo appare scongiurato, altrettanto forse non avverrà per i gruppi imprenditoriali più o meno grandi e conosciuti, che risultato debitori di prestiti assestati sui sei zeri.