Carlo De Felice contro Febbo e Di Stefano, l'apparentamento ufficioso con D'Amario non è valido!

21 Maggio 2011   14:52  

Leggo con sorpresa sulla stampa e sui manifesti che già tappezzano Francavilla che il mio partito, il PDL, di cui sono dirigente provinciale e di cui sono stato candidato sindaco di bandiera nelle scorse elezioni amministrative, ha chiuso un accordo ufficioso con il candidato sindaco delle liste civiche Daniele D'Amario dopo che quest'ultimo ha rifiutato l'apparentamento ufficiale propostogli.

Preciso che né io ne i candidati del PDL sono stati coinvolti in tale decisione né tantomeno avvisati o preavvertiti della scelta effettuata: risulta palese il messaggio di confusione e di vecchia politica, che vede oggi protagonisti chi si è insabbiato durante la campagna elettorale, a favore dei propri fiduciari locali, a discapito della città di Francaviila e di tutti coloro che sono stati lineari e coerenti nelle proprie scelte.

Sono tuttavia contento che i nani della politica siano riapparsi sulla scena politica francavillese.

Tuttavia avrei preferito che avessero sostenuto la mia candidatura in maniera aperta e leale invece di affrettarsi solo ora a pretendere di imporre un orientamento di voto non discusso minimamente con chi ha messo faccia e cuore nell'unico progetto ufficiale di governo del Pdl, il mio e loro partito.

Come può dire il Pdl che l'apparentamento ufficiale non sia utile?

Forse perché i candidati del Pdl che mi hanno sostenuto e che sarebbero entrati in Consiglio grazie all'apparentamento non avrebbero rispettato i patti oscuri e non trasparenti fatti con l'accordo ufficioso?

Da uomo di partito del PDL, che mai lascerò, innamorato più di prima di Francavilla, si deve comprendere che per il bene dei nostri figli e della nostra cittadina non si può obbligare nessuno a sostenere chi ha contribuito a dividere più che unire, anteponendo le proprie aspirazioni e rivendicazioni personali al bene della collettività.

Non essendo fidati uomini del volante, tanto cari ai nani della politica, non si possono eseguire ordini senza essere nemmeno informati e non si può credere che i voti dei cittadini possano essere spostati senza spiegarne le ragioni.

Non può pretendere oggi di imporre qualcosa in nome del partito chi un mese fa non ha condiviso la scelta del medesimo partito, in tal modo dividendo e consentendo alla sinistra di approfittare di tale situazione.

Ringrazio e sono orgoglioso di tutti coloro che mi hanno votato e creduto in me.

Carlo De Felice e la coalizione di centrodestra compatta.


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