La rivolta dei disabili abruzzesi: invaso il consiglio per chiedere dignità e vita indipendente

Cronache dall'Emiciclo

17 Settembre 2013   16:01  

Dando una lezione di protagonismo civico e dignità a tanti cosiddetti normodotati - silenti, indifferenti e supini  davanti alle ingiustizie -  i disabili dall’associazione Carrozzine Determinate Abruzzo hanno oggi invaso il Consiglio regionale minacciando di incatenarsi e fare lo sciopero della fame e della sete, per imporre ad una classe politica regionale finora oltremodo distratta, di occuparsi dei loro problemi. Per imporre, nel corso di un'animata riunione con i consiglieri regionali nella sala dell'Emiciclo, una precisa agenda politica non più rinviabile.

In primis i disabili hanno chiesto due milioni di euro per finanziare una legge 13 del 1989 che consentirebbe se applicata alle persone con disabilità di eliminare le barriere architettoniche degli edifici privati e non essere più prigionieri in casa propria.

 Hanno chiesto che la legge sulla vita indipendente diventi finalmente operativa. Approvata al suon delle fanfare a dicembre del 2012, la costosissima ed elefantiaca burocrazia regionale ancora non riesce a completare la legge con le linee guida per l’attuazione.

Oppure chissà, sospetta Claudio Ferrante, battagliero portavoce e presidente dell'associazione carrozzine determinate, a remare contro e a frenare l'iter ci sono potenti lobby economico-politiche legate al business dell'assistenza, leggi anche cliniche private, che non vedono certo di buon occhio una legge che darebbe ad ogni disabile grave un budget economico annuale con cui pagare un assistente sociale scelto dal diretto interessato e che operi a domicilio. 

I disabili sono poi pronti a dare battaglia  contro tagli alla riabilitazione fisioterapica del 10%, che andranno ad incidere pesantemente sulla salute delle persone con disabilità.

Un primo risultato si è ottenuto: il Consiglio regionale, dopo il lungo incontro con i disabili, ha approvato all’unanimità una risoluzione che impegna il Presidente della Regione Gianni Chiodi e la Giunta regionale a non inserire la riabilitazione ambulatoriale e domiciliare nel taglio dei fondi previsto dal Decreto Commissariale 51, a dare applicazione entro il mese di ottobre alla legge sulla “Vita indipendente”, ad attivare e convocare la Consulta sulla disabilità entro la fine dell’anno, a finanziare con 2 milioni di euro la legge sulle barriere architettoniche e a dare applicazione, entro 15 giorni, alla legge 1 del 2008 sullo stesso argomento.

Certo, le risoluzioni implicano solo un obbligo morale o poco di più. Domani comunque sarà discussa in Giunta, garantisce il presidente Chiodi, una variazione di bilancio per destinare fondi ai disabili.

Al nostro microfono Claudio Ferrante.

 

di Filippo Tronca
montaggio di Marialaura Carducci


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore