Cartelle #Equitalia, come funziona la #Sanatoria: Verso ok rottamazione anche #multe e #Iva

19 Ottobre 2016   12:15  

La nuova possibilità di cancellare il debito dopo la notifica delle cartelle di pagamento con Equitalia, una specie di sanatoria parziale, riguarda solo interessi e more.

Quello che resta da pagare è quindi l'imposta vera e propria, che potrà essere pagata anche a rate, in due o tre annualità, secondo le indiscrezioni circolate in queste ultime ore.

Con l'obbligo, però, di pagare la prima rata subito dopo l'adesione alla sanatoria, mentre quelle ulteriori saranno spalmate nei successivi 12 e 24 mesi.

Si viene definendo il nuovo meccanismo di sanatoria delle cartelle di pagamento previsto nel decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio. Il testo definitivo potrebbe trovare il via libera del consiglio dei ministri già in settimana.

Il decreto conterrà anche l'addio a Equitalia e il passaggio delle funzioni all'Agenzia delle Entrate.

Questo per realizzare - usando le parole del premier - un fisco amico e non un fisco vessatorio.

Con la soppressione del gruppo Equitalia, la funzione di riscossione sarà ricondotta all'interno di un'Agenzia delle entrate con più poteri e maggiore indipendenza dalla politica, in linea con le raccomandazioni dagli organismi internazionali.

Il nome prescelto dovrebbe essere Equientrate.

Secondo quanto trapelato, la rottamazione dovrebbe riguardare non qualsiasi cartella di Equitalia ma solo i tributi contestati dall’agenzia delle Entrate e i contributi previdenziali e assistenziali (di competenza rispettivamente di Inps e Inail) affidati per la riscossione o inseriti in ruoli ordinari o straordinari entro il 31 dicembre 2015.

Resterebbero quindi escluse le multe per le violazioni al Codice della strada e le imposte di competenza di Comuni e Regioni, sulle quali lo Stato non ha competenza per decidere.

 

- Verso ok rottamazione anche multe e Iva -
Verifiche in corso ma no problemi con comuni e Ue

Verso l'ok a ricomprendere nella rottamazione delle cartelle fiscali anche le multe e l'Iva non versata. Lo confermano fonti di governo.

C'è la volontà politica di inserirle - si spiega - e dalle verifiche in corso non sembra ci siano problemi né per i Comuni (che già ora non postano a bilancio sanzioni e interessi che verrebbero eliminati) né con l'Ue: l'Iva è una tassa armonizzata a livello europeo e come tale non modificabile dai singoli Governi. Ma la rottamazione non toccherebbe le somme da versare, solo le sanzioni e gli interessi correlati.

Le coperture previste grazie alle entrate dalla rottamazione delle cartelle di Equitalia ammontano, insieme ad altre misure di recupero dell'evasione, a 3,1 miliardi nel 2017. E' quanto emerge dalle tabelle del Documento programmatico di bilancio inviata all'Ue. La stima dell'incasso complessivo dall'operazione cartelle fornita da Pier Carlo Padoan e Matteo Renzi in conferenza stampa dopo il cdm di approvazione della legge di bilancio era di 4 miliardi di euro. Come ha spiegato il viceministro dell'Economia Enrico Zanetti il provvedimento "nelle sue linee guida è fissato: si tratta di pagare per intero l'imposta, mentre sanzioni e interessi di mora, che fanno lievitare l'importo di 2 o 3 volte, saranno oggetto della cosiddetta rottamazione". Si sta ragionando, fa sapere, "sui tempi per aderire", posto che "non si tratta di togliere presidi ma di rimodulare il carico su chi è già stato scoperto o si è auto-dichiarato".


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