Casa da Bene Rifugio a Voragine di Tasse

25 Febbraio 2015   13:10  

ROMA - La casa ed il "mattone" non sono più un investimento, ma soprattutto se tenute sfitte o inabitate, diventano una voragine da cui perdere liquidità.

Questo, in soldoni, lo studio di Confcommercio che ha pubblicato il Rapporto su finanza pubblica e tasse locali presentato oggi.

Nel solo 2014 c'è stato un aumento di tassazione del 14,7% rispetto all'anno precedente che ha portato alle casse dell'erario ben 31,88 miliardi di euro.

Più in generale, il peso delle tasse locali sul Pil è più che raddoppiato negli ultimi 20 anni, passando dal 2,9% del 1995 al 6,5% del 2014; i tributi centrali sono passati dal 22,7% del Pil a 23,6% del Pil, generando un aumento della pressione fiscale complessiva, salita dal 42,2% del 1995 al 43,8% nel 2014.

Il Governo fa sempre più ricorso alla tassazione sul bene primario e fondamentale, la casa, per fare cassa e leva psicologica sui cittadini.

Gli italiani dovrebbero pagare più tasse per 72,7 miliardi di euro nel triennio 2015-2018, se scattassero la clausole di salvaguardia contenute nella legge di stabilità 2015. A segnalare questo rischio è l'ufficio studi Confcommercio, «un pericolo assolutamente da scongiurare, perché i presupposti per la ripresa ci sono, ma va messa mano alla pressione fiscale», ha commentato Mariano Bella, direttore dell'ufficio studi Confcommecio.

Inoltre questo comportamento ha portato alla flessione del mercato stesso che ha subito pesanti perdite e avviato una spirale di sfiducia che ha colpito anche gli altri settori dell'indotto diretto ed indiretto.


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