Case popolari: ecco i meccanismi clientelari e fraudolenti della loro gestione e assegnazione

20 Settembre 2012   16:09  

Antonio Lattanzi, ex-assessore comunale rivela sul suo profilo facebook il meccanismo con cui all'Aquila come altrove sono gestite, o meglio malgestite le case popolari, che dovrebbero servire a dare un tetto esclusivamente a chi non può permettersi ( per davvero) una casa. Ed invece, rivela Lattanzi sono beni pubblici troppo spesso ad uso privato ed illegale. 

''Sono stato Assessore alle Politiche Abitative per 2 anni e avevo la responsabilità degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica del Comune dell'Aquila e ATER.  

Il Comune, prima del terremoto, possedeva 185 appartamenti,la maggior parte nel complesso di S.Gregorio (ca 100), altri 50 nel quartiere di Via Di Vincenzo,gli altri sparsi tra via Milonia,via degli Orsini e altre zone della città.

L'ATER,sempre pre terremoto,possedeva alcune centinaia di alloggi tra Monticchio, Preturo, piazza Bolivar, via Chini oltre al complesso residenziale "Il Moro" a Pettino/Cansatessa!

Tutti gli alloggi venivano assegnati dalla Commissione Alloggi istituita presso il Comune dell'Aquila, presieduta da un magistrato e composta da rappresentanti dei sindacati degli inquilini e dal Sindaco o suo delegato (all'epoca chi scrive!)!

I requisiti per l'accesso e il canone mensile di locazione sono fissati dalla Legge Regionale 96/96.

Il canone minimo,di euro 12,75,corrisponde a nuclei famigliari che dichiarano nessun reddito e sono, purtroppo, la maggior parte anche perchè con gli strumenti a disposizione del Comune è difficile scoprire chi dichiara il falso.

Altrettanto difficile risultava scoprire chi non utilizzava l'alloggio ma continuava a mantenerne il possesso (non si sa mai in futuro, un figlio che vuole vivere da solo, una figlia che si sposa!).

Un altro espediente molto usato era quello di inserire nel nucleo famigliare un nipote per poi passargli l'alloggio,la legge lo permette!

Praticamente,seguendo una prassi tipicamente italiana, una volta entrati in un alloggio popolare non se ne esce più, nemmeno da morti!

Una specie di successione tra padre e figlio di una proprietà pubblica!

Altra pratica invalsa è quella di intestare macchine di lusso (anche Jaguar e Lamborghini) a terze persone (vecchie zie,mamme,nonne) per risultare sempre nullatenenti!

Insomma ogni sorta di espedienti per frodare,frodare e frodare!Questo,purtroppo,produce l'effetto che tanti realmente bisognosi rimangono fuori dalle assegnazioni.

Inoltre l'assegnazione delle case popolari,o la promessa di future assegnazioni, è stata per troppi anni merce di scambio per ottenere consensi elettorali!

Non a caso nel complesso di S.Gregorio sono sempre andati al partito che esprimeva l'Assessore alle Politiche Abitative o il Delegato del Sindaco in Commissione Alloggi!

Come scriveva Pasolini a proposito della Dc, si sapeva tutto ma non si avevano le prove!Quando sono riuscito a trovarle ho revocato gli alloggi e riassegnati a chi ne aveva diritto.

Credo di aver operato con onestà e lo testimonia il fatto che alle ultime elezioni amministrative non ho raccolto i voti dei tanti inseriti nelle graduatorie per le assegnazioni(in genere circa 200/250 nuclei famigliari) non avendo promesso mai una assegnazione come favore personale e avendo sempre perseguito la giustizia, l'equità e il diritto!

Constato,purtroppo, che l'atteggiamento di tanti aquilani non è cambiato neanche con il terremoto,vedi le frodi sul CAS o sull'assegnazione di MAP e C.A.S.E.''

 


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