Case popolari in via delle Acacie in situazione di grave degrado, i residenti sono esasperati

23 Aprile 2013   17:51  

Le case popolari di via delle Acacie, nella zona di Madonna degli Angeli di Chieti, sono da circa due anni e mezzo vittima di uno stato di assoluto degrado e tremenda sporcizia, tra erbacce, fanghiglia, immondizia e topi, senza che il Comune prenda adeguati provvedimenti in termini di tutela dei residenti.

L'allarme sulla grave situazione é stato lanciato ai mezzi d'informazione da Paola Del Grosso, residente in una delle palazzine e nominata portavoce dai condomini ("In realtà qui siamo tutti abbastanza provati, io sono semplicemente colei che ci ha messo la faccia", tiene a precisare), che non si fa certo pregare per illustrare l'incuria che circonda lei ed i suoi vicini, cominciando dal piazzale sterrato appena sopra la palazzina, "che potrebbe essere riasfaltato, come promesso dal Comune due mesi or sono, ed adibito ad area parcheggio, un'ottima soluzione per risolvere gli annosi problemi di posteggio e circolazione delle vetture in via delle Acacie".

Il terriccio dello spiazzo, con la pioggia, diventa fango, il quale in poco tempo finisce puntualmente per debordare nel pianterreno della palazzina, e addirittura, circa tre anni fa, come ricorda Paola, "un temporale particolarmente violento formò una grossa buca presso le tubature delle fogne che, oltre a costituire un pericolo per i bambini, permetteva l'uscita di numerosi e grossi topi che si introducevano nel palazzo, e solo dopo un anno ne abbiamo ottenuto la richiusura". Tuttavia, in particolare, a farla da padrone incontrastate nello spiazzale sono erbacce di vario tipo che continuano a crescere indisturbate ed a vista d'occhio, al punto da aver letteralmente sepolto un paio di panchine, visibili solo se ci si avvicina ad esse.

"Tempo fa, denunciai agli organi comunali l'urgenza della situazione ed il bisogno di ripulire e riqualificare lo spiazzale", confessa Paola, "ma l'ufficio tecnico declinò qualsiasi tipo di competenza nei riguardi dell'area. Se, allora, lo spiazzo non rientra nelle competenze del Comune, come mai talvolta, per vari motivi, i vigili urbani vengono inviati ad eseguire controlli, e soprattutto come mai il Comune vi ha installato i bidoni per la raccolta differenziata?".

Bidoni che, purtroppo, pur diligentemente usati e regolarmente svuotati dai netturbini, non impediscono che, proprio presso lo stabile, sia sorta una vera e propria discarica abusiva a cielo aperto che, oltre ad attirare ratti ed altri animali randagi e ad emettere un tanfo assai maleodorante, addirittura ostruisce l'apertura dei contatori del gas, al punto che, "più di una volta, noi condomini ci siamo visti costretti a farci strada tra i rifiuti, se non doverli proprio spostare manualmente".

Ma i problemi non finiscono certo qui, dato che proprio il seminterrato dello stabile, oltre ad essere minacciato da fanghiglia, erbacce e spazzatura, costituisce esso stesso un'altra fonte di degrado. L'appartamento, che Paola definisce "fatiscente ed inabitabile", risulta tuttora assegnato ad un inquilino, il quale però da mesi non vi risiede più, a causa delle disastrose condizioni in cui versa, essendo "privo di gas, luce e forse acqua corrente, senza nemmeno pavimentazione e con servizi igienici molto approssimativi, ed ormai in stato di totale abbandono, probabile rifugio di topi e fonte di puzza nauseabonda, che soprattutto d'estate si diffonde in tutto il palazzo e penetra persino negli appartamenti, così forte da indurre a pensare, per assurdo, che dentro possa esserci un cadavere".

"Circa un anno fa, dopo le nostre segnalazioni, l'ufficio sanitario venne a fare un'ispezione nel locale, ma non ha proceduto ad alcuna azione di bonifica", ricorda Paola.

"Del resto", prosegue la portavoce dei residenti della palazzina, "ogni volta che si presenta la necessità di un intervento presso lo stabile da parte del Comune, questo va sollecitato ripetutamente affinché lo esegua, come quando, una volta l'anno, otteniamo che sia tagliata l'erba alta che ci corconda".

Purtroppo, come spesso accade, di fronte a situazioni di questo genere gli uffici comunali fanno a gara nello scaricarsi a vicenda le responsabilità, senza mai passare ad iniziative concrete.

"Gli abitanti di questo palazzo sono ormai più che esasperati", conclude Paola, "per cui speriamo sempre che prima o poi vengano presi seri provvedimenti per garantirci una soluzione abitativa dignitosa, soprattutto dal punto di vista dell'igiene e della salute".

Specie se si considera che, pochi metri più in là, sono situati una scuola materna ed alcuni uffici comunali che invece, e come ovvio che sia, godono delle massime cure.

Lorenzo Ciccarelli

 


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