Caso D'Agostino, Di Primio era al corrente delle avances dell'ex assessore?
Verbale di polizia sosterrebbe che lo fosse
Sembrano emergere nuovi sviluppi relativi al caso riguardante Ivo D'Agostino, l'ex assessore alle Politiche della casa del Comune di Chieti accusato di aver chiesto prestazioni sessuali a sette donne in cambio di un alloggio popolare.
Tali sviluppi, a quel che risulta, tirerebbero in ballo direttamente il sindaco Umberto Di Primio, e sarebbero scaturiti da un verbale di polizia entrato stamani in un processo parallelo, mosso dallo stesso primo cittadino teatino contro il consigliere comunale Pd Gabriele Salvatore, querelato per presunta ingiuria a causa di una frase che egli avrebbe pronunciato in consiglio comunale in data 7 agosto 2013, a seguito dell'arresto di D'Agostino.
Salvatore, infatti, in tale occasione (l'argomento di discussione era da quanto risulta appunto la vicenda D'Agostino, scoppiata da poco più di una settimana) avrebbe detto "tanto prima o poi succederà qualcosa anche a te, non ti preoccupare", oltre ad altre parole non verbalizzate. In altre parole, nell'effettuare il proprio intervento politico Salvatore avrebbe dunque implicitamente accusato Di Primio di essere a conoscenza delle avances che D'Agostino avrebbe rivolto alle donne che chiedevano una casa popolare, ed il sindaco in risposta lo ha querelato.
Da qui, dunque, la decisione di Salvatore di produrre nel processo davanti al giudice di pace, che per una singolare coincidenza avrà luogo alla vigilia dell'udienza preliminare di D'Agostino, il verbale di polizia relativo a questa vicenda, risalente al 12 settembre 2013.
In tale verbale sarebbe contenuta la testimonianza che Di Primio avrebbe reso agli inquirenti circa un incontro da egli avuto il 16 febbraio 2012 insieme al consigliere Di Crecchio con una delle donne che avrebbero poi accusato D'Agostino.
Di Primio, da quanto si evince, avrebbe rivelato agli investigatori che la donna "in quell'occasione mi ripropose il problema della casa, ed al mio invito di parlarne con l'assessore D'Agostino, mi rispose che non l'avrebbe fatto perché l'assessore le aveva fatto delle avances".
Di seguito il sindaco avrebbe asserito come "subito dopo ho chiamato l'assessore per chiedere spiegazioni, e lui mi disse che non aveva fatto nulla di particolare se non qualche normale apprezzamento sulla signora".
