Caso De Bernardinis, Possibile chiede ufficialmente la sua rimozione dal Cda Protezione Civile

Interrogazione parlamentare a Renzi e Galletti

14 Settembre 2016   10:49  

Dopo aver appoggiato la denuncia del Comitato aquilano, Possibile va fino in fondo e deposita alla Camera un’interrogazione parlamentare rivolta direttamente al presidente del consiglio, Matteo Renzi, ed al ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti.

Una lunga premessa di tempi e di fatti, che (attraverso i quattro governi Berlusconi, Monti, Letta fino all’attuale governo) vanno dal 2009 e la rassicurazione alla cittadinanza aquilana e degli altri comuni successivamente colpiti dal terremoto del 6 aprile 2009 alla sua nomina del 24 aprile 2014 in seno al Comitato operativo nazionale di Protezione civile, passando inoltre in tre gradi di giudizio fino alla Corte di Cassazione nello scorso novembre 2015.

Riteniamo inopportuna l'attuale posizione di De Bernardinis in qualità di presidente del Consiglio di amministrazione dell'Ispra ed in qualità di membro effettivo Ispra in seno al Comitato operativo di Protezione civile sia perché lo stesso è stato condannato in via definitiva, sia per decenza e per rispetto ai tanti morti, ai feriti e a tutta la popolazione colpita dal terremoto del 24 agosto 2016 e a quella colpita dal terremoto del 2009 a L’Aquila e altri 55 Comuni.

Per questo chiediamo al presidente del consiglio ed al ministro dell’Ambiente «se non si ritenga opportuna e giusta la revoca di De Bernardinis dagli incarichi ricoperti all'interno dell'Ispra, in quanto lo stesso risulta unico condannato in via definitiva nel processo “Grandi Rischi”, e la sua conseguente rimozione dal Comitato operativo di Protezione civile quale membro effettivo».

Questo il testo integrale dell’interrogazione a risposta scritta: Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare

Per sapere, premesso che: 

- nell'anno 2009, Bernardo De Bernardinis, era vice di Guido De Bertolaso a capo della Protezione Civile; 

- De Bernardinis, viene accusato, insieme a tutti gli altri componenti della Commissione grandi rischi, di omicidio colposo, per avere, alla fine della riunione tenutasi all'Aquila il 31 marzo 2009, tranquillizzato la popolazione sull'effettiva portata dell'evento sismico in corso da diversi mesi nel capoluogo abruzzese; 

- infatti, il 6 aprile 2009, il tragico terremoto che colpì la città dell'Aquila, provocò 309 morti e circa 1600 feriti; 

- De Bernardinis viene quindi indagato dalla procura dell'Aquila e conseguentemente il tribunale dell'Aquila, con sentenza di primo grado ha riconosciuto la colpevolezza tra gli altri imputati, dello stesso De Bernardinis, condannandolo a due anni di reclusione, oltre all'interdizione perpetua dai pubblici uffici e a ingenti risarcimenti a favore dei parenti delle vittime costituitisi parte civile, assieme al comune di L'Aquila; 

- dopo i gravi fatti e nonostante l'inaffidabilità e incompetenza di De Bernardinis, nell'anno 2010, con il Governo presieduto da Silvio Berlusconi, lo stesso viene nominato presidente dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale – Ispra;

- in seguito alla sentenza di primo grado emessa dal tribunale dell'Aquila del 22 ottobre del 2012, De Bernardinis, diede le dimissioni dall'incarico di presidente dell'istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale; tuttavia le dimissioni vennero respinte dall'allora Ministro dell'ambiente del Governo Monti, Corrado Clini, cui spettava la vigilanza sul medesimo Ispra; 

- con scadenza naturale del mandato di De Bernardinis, occorsa il 13 ottobre del 2013, l'allora Presidente del Consiglio dei ministri Enrico Letta, su proposta del Ministro dell'ambiente, Andrea Orlando, dopo i pareri favorevoli delle commissioni parlamentari competenti, ha confermato nuovamente il 16 gennaio 2014, De Bernardinis presidente dell'Ispra fino all'anno 2017; 

- con una nota del 10 marzo 2014, il magistrato istruttore della Corte dei Conti, faceva presente alla Presidenza del Consiglio dei ministri, che la sezione controllo enti della Corte aveva rilevato che «... il dottor De Bernardinis risulta essere stato condannato in primo grado con la pena accessoria dell'interdizione perpetua dai pubblici uffici», pertanto la stessa Presidenza veniva chiamata a fornire ulteriori chiarimenti in merito, anche per quanto previsto in materia di incompatibilità di incarichi nella pubblica amministrazione dall'articolo 3 del decreto legislativo 39 del 2013, ovvero a ritirare il provvedimento di nomina;

- nell'aprile 2014, il nuovo Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, dopo aver acquisito dal Ministero dell'ambiente un'articolata relazione sulla vicenda, rispondeva alle osservazioni dei magistrati della Corte dei Conti, comunicando che tra reati che ostano al conferimento di incarichi nella pubblica amministrazione non figura quello di omicidio colposo, mentre per quanto attiene all'interdizione perpetua dai pubblici uffici, essa diventa operativa soltanto quando la relativa sentenza di condanna sia passata in giudicato

- pertanto, il 24 aprile 2014, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 66, vengono nominati i membri del Comitato operativo di Protezione civile e tra questi, da parte di Ispra, membro effettivo Bernardo De Bernardinis

- nel novembre del 2015, la Corte di Cassazione conferma la condanna in via definitivadi De Bernardinis alla pena di reclusione di anni due per omicidio colposo e lesioni in relazione alle rassicurazioni infondate date alla popolazione aquilana alla vigilia del terremoto dell'Aquila dell'aprile 2009

- si ritiene pertanto inopportuna l'attuale posizione di De Bernardinis in qualità di presidente del Consiglio di amministrazione dell'Ispra ed in qualità di membro effettivo Ispra in seno al Comitato operativo di Protezione civile sia perché lo stesso è stato condannato in via definitiva, sia per decenza e per rispetto ai tanti morti, ai feriti e a tutta la popolazione colpita dal terremoto del 24 agosto 2016 e a quella colpita dal terremoto del 2009 all'Aquila –:

se il Governo sia a conoscenza dei fatti narrati in premessa;  se non si ritenga incompatibile la permanenza di De Bernardinis in seno all'Ispra, in considerazione del fatto che lo stesso, è stato condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione a novembre 2015 a due anni di reclusione per aver dato rassicurazioni infondate alla popolazione, dopo la riunione della Commissione grandi rischi del 31 marzo 2009, mentre il 6 aprile 2009, il terremoto all'Aquila, provocò 309 vittime e migliaia di feriti distruggendo il centro storico dell'Aquila e in parte altri piccoli centri abruzzesi; quali siano le motivazioni in base alle quali, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 aprile 2014 n. 66, è stato nominato De Bernardinis quale membro effettivo dell'Ispra in seno al Comitato operativo di Protezione civile

se non si ritenga opportuna e giusta la revoca di De Bernardinis dagli incarichi ricoperti all'interno dell'Ispra, in quanto lo stesso risulta unico condannato in via definitiva nel processo «Grandi Rischi», e la sua conseguente rimozione dal Comitato operativo di Protezione civile quale membro effettivo.

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore