Caso De Fanis, inchiesta su presunto tentato uxoricidio. Il pm Vecchi: "Finzione per fare scena"

"Emersi sospetti ma mancano prove"

07 Novembre 2014   11:37  

Nuovi ragguagli in merito al caso dell'inchiesta della Procura di Lanciano relativa al presunto tentativo di uxoricidio dell'ex assessore regionale alla Cultura Luigi De Fanis, per la quale il pm Rosaria Vecchi ha chiesto l'archiviazione.

Il magistrato, nell'accogliere la tesi dei legali di De Fanis, gli avvocati Domenico Frattura e Massimo Cirulli, ha infatti scritto nelle motivazioni della richiesta che "dagli atti emerge un forte sospetto che De Fanis abbia somministrato qualche sostanza alla moglie, che le abbia provocato un malore con vomito, ma manca la prova sull'acquisto del farmaco e sulla reale somministrazione. De Fanis ha finto per fare scena con la Zingariello".

Alla richiesta di archiviazione manca ancora la firma del gip, ma tutto sembra dunque far presagire che essa verrà accolta, mentre De Fanis resta al contempo sotto indagine da parte della Procura di Pescara per le accuse di concussione, truffa e peculato in un presunto giro di tangenti.

Del resto, il nome del farmaco (Lanitop) era stato ricavato da una registrazione che Lucia Zingariello aveva fornito alla Procura, ma al contempo a quanto sembra, secondo quanto riportato sugli atti del Corpo Forestale dello Stato, l'ex segretaria di De Fanis avrebbe reso "dichiarazioni non chiare, glissando su una domanda sulla concussione", oppure ancora "non chiarendo perché aveva deciso di registrare la conversazione con De Fanis", anche se - è sempre scritto negli atti della Forestale - "nel telefonino di De Fanis sono state trovate tracce di ricerche internet emblematiche con le parole 'Lanitop gocce' o 'intossicazione da digitale sintomi', e la data è compatibile con il tentativo di avvelenamento".

Gli atti riportano pure come il personale della Forestale ha provveduto nel corso delle indagini ad acquisire "l'elenco delle farmacie delle province di Chieti e Pescara che avevano ordinato la sostanza per cercare di individuare la farmacia e cercando di individuare la presenza di De Fanis e Zingariello nelle sue vicinanze".

In ogni caso, a smorzare i toni sul caso aveva provveduto anche la stessa moglie dell'ex assessore, Rosanna Ranieri, che ascoltata al riguardo aveva "ridimensionato il suo malore ad un semplice episodio di vomito".


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