Monta la protesta a Castiglion Messer Marino e Montazzoli, in provincia di Pescara, a causa dei mancati lavori sulla provinciale 152 a lungo chiusa a seguito di una frana nel marzo 2012, ed ancora a forte rischio. La Provincia, che dovrebbe intervenire, incredibilmente non ha i soldi. Idem la Regione. A seguire una durissima nota del sindaco di Castioglione Messer marino Emilio Di Lizia.
''Un vasto movimento franoso, il 6 Marzo 2012, ha interessato la provinciale 152 che collega i comuni di Castiglione Messer Marino e Montazzoli.
Il movimento di terra, al Km 5, proprio a pochi chilometri dal confine tra i territori dei due comuni , ha inghiottito una carreggiata.
Due giorni dopo,il settore Viabilità della Provincia di Chieti ha disposto la chiusura al traffico dell'intero tratto costringendo studenti, lavoratori e semplici cittadini ad un percorso alternativo per raggiungere la Val Di Sangro, allungando di ulteriori 20 minuti i tempi di percorrenza.
La SP 152 è una strada di vitale importanza per i Castiglionesi ma in generale per tutto l’alto Vastese, dato che è il collegamento più importante e veloce per raggiungere la zona industriale e le scuole superiori di Atessa e Lanciano, oltre che per raggiungere Chieti o Pescara.
Dopo numerose proteste da parte dei cittadini, un'interrogazione portata in Consiglio Provinciale all'Assessore Tavani, e solleciti da parte dei Comuni interessati e del Presidente della Comunità Montana si è provveduto a riaprire, a seguito di lavori di sbancamento a monte della frana , di una singola corsia.
Purtroppo dopo un'incontro tecnico-politico avvenuto in provincia tutto e caduto nel dimenticatoio. L'assessore Tavani ha passato la patata bollente alla Regione palesando la sua “impotenza economica”.
L'assessore regionale Di Paolo, titolare dei Lavori pubblici, si è impegnato a reperire i fondi necessari alla messa in sicurezza dell'arteria.
Ad oggi però tutto tace e la situazione della SP 152 è notevolmente peggiorata perchè ci sono stati altri piccoli movimenti franosi e il crollo parziale del ponte Sinello, (come si può vedere dalle foto allegate).
Con l'avvicinarsi delle prime piogge il timore dei Cittadini è che ci sia un'ulteriore peggioramento con il rischio della chiusura definitiva della strada che significherebbe la morte per il nostro centro montano.
L'esasperazione in paese e palese e se a breve non giungeranno risposte, i Cittadini sono pronti anche a proteste eclatanti.
Per questo torniamo a chiedere alla Provincia e alla Regione un incontro urgente per poter trovare una soluzione definitiva che possa ridare un motivo di speranza a tutto il comprensorio che da anni è completamente abbandonato a se stesso.''