Celiachia, come trasformare una malattia in stile di vita. Un corso al Neuromed

15 Maggio 2012   11:26  

Il numero di persone affette da celiachia, negli ultimi anni, continua ad aumentare in Italia e nel mondo, ma questa patologia viene diagnosticata correttamente solo a una persona su sette.

I celiaci non “riconosciuti”, magari a causa di quadri clinici più complessi, molto spesso sono destinati a vagare tra medici ed ospedali alla ricerca di risposte adeguate e una soluzione ai loro problemi.

In alcuni casi, la mancata diagnosi del problema può ingenerare complicanze anche molto severe dovute alla prolungata esposizione al glutine. L'azione tossica del glutine, infatti, in soggetti predisposti può provocare gravi danni alla mucosa intestinale, come la ridotta capacità di assorbimento che causa importanti carenze alimentari e vitaminiche e che, in età pediatrica, può comportare un rallentamento della crescita in peso ed altezza.

La principale difficoltà nella diagnosi di questa patologia dipende dal fatto che l'intolleranza al glutine può manifestarsi a qualsiasi età e che spesso non presenta sintomi chiari. L'unica terapia valida riconosciuta per combattere la celiachia, al momento, è la dieta senza glutine a vita, non esistendo in commercio dei farmaci ad hoc.

Anche per questo, la diagnosi di celiachia quasi sempre spaventa il paziente per le difficoltà - di ordine psicologico, sociale e di pratica di vita quotidiana - che si trova a dover affrontare spesso senza il supporto di informazioni chiare.

È proprio alla luce di queste problematiche che l’Associazione “Oltre la Vita” Onlus ha fortemente voluto un evento formativo dedicato, dal titolo “…e se fosse celiachia?”, rivolto a medici, pediatri, psicologi e infermieri.

Sede del corso, che vale 5 crediti ECM, è la sala conferenze del Polo Didattico dell’IRCCS Neuromed che ospiterà l’evento mercoledì 16 maggio a partire dalle ore 9.00.


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