Cementificio di Cagnano, la popolazione dice no a inceneritore

23 Novembre 2017   09:59  

Si è tenuta all'Aquila presso la sede della Regione Abruzzo l'incontro fra gli esponenti dell'Amministrazione (Lolli/Petrucci) e il Comitato Aterno Aria che vede tra i promotori la Dott.ssa Maria Fioravanti.

É stata una riunione pacata, nel corso della quale i lavoratori da reintegrare hanno segnalato che i monitoraggi sull'inceneritore in corso dal 23 ottobre scorso (avviati comunque a completa insaputa dei residenti) hanno prodotto fumi maleodoranti di natura non confermata percettibili anche nei Comuni limitrofi e un ambiente di lavoro umido e malsano.

Tutti sono stati concordi, tranne il Sindaco di Cagnano Sig.ra Iside Di Martino, nel dare parere negativo alla combustione dei rifiuti CSS nell'inceneritore.

Si è deciso di sospendere ulteriori iniziative in attesa dell'arrivo del nuovo proprietario ITALCEMENTI e capire le sue intenzioni circa il futuro del cementificio.

Sarebbe auspicabile che ristrutturasse e ammodernasse l'impianto secondo le più avanzate tecnologie al fine di adeguarlo a norma e tenuto conto che la SNAM ha già avviato i lavori per raddoppiare la condotta del gas metano ci sarebbero ulteriori benefici dalla dismissione del carbone come combustibile per alimentare i forni del cementificio.

Non si può fare a meno di ripetere ancora una volta come sia stato possibile consentire l'avvio dell'iter di trasformazione del cementificio in inceneritore in un luogo ad elevato rischio sismico, a ridosso del Parco del Gran sasso e Monti della Laga, nella piena consapevolezza che i cosiddetti CSS (combustibili solidi secondari), contengono diossina e metalli pesanti, la cui diffusione sotto forma di gas non filtrabili per molti chilometri intorno mina quanto disposto dalla Commissione Europea che ha invece invitato gli stati membri all'abbandono del ricorso all'incenerimento.

La presenza dell'inceneritore, oltre ai noti effetti negativi sulla salute delle persone e alla ricadute sull'ambiente comporta inevitabilmente la forte svalutazione dei terreni ed abitazioni vicine, disincentivando lo sviluppo economico del territorio.

Ricadute gravissime considerata la connotazione paesaggistica, turistica, enogastronomica dell'intera Regione, caratterizzata anche dalla presenza di parchi naturali.

 



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