Centofanti: "Per Cialente Accademia dell'Immagine come i morti del sisma? Le parole sono pietre"

30 Ottobre 2013   16:48  

"Si resta senza parole di fronte alla ennesima esternazione del sindaco Cialente".

Lo dichiara in una nota Antoninetta Centofanti, in rappresentanza del Comitato Familiari Vittime Casa dello Studente.

"Questa volta - scrive al Cantofanti- si è superato ogni limite di decenza. Apprendiamo dalla stampa che il Sindaco ritiene l’Accademia della immagine la 310ma  vittima del terremoto, ponendo sullo stesso piano una istituzione in gravi difficoltà economiche e pertanto a rischio di chiusura (e ce ne dispiace) e lo strazio dei corpi, la giovinezza rapita, le responsabilità portatrici di morte legate a gran parte dei crolli"

"Dimentica Cialente - osserva la Centofanti- che la morte segna l’assenza per sempre e trasforma le vite di chi resta in altro; dimentica che tra le 309 vittime c’erano 54 ragazzi che avevano scelto di costruire in questa città il loro futuro e che nessuno li ha protetti. A partire dalle istituzioni.

Anche quei 309 morti erano “bene comune”, ma li piangono in pochi. Che siano almeno rispettati, anche con il silenzio, se le istituzioni sono incapaci di condivisione e di gesti di civiltà.

Impari, il sindaco Cialente - conclude la Centonfanti per il Comitato Familiari Vittime Casa dello Studenteche le parole sono pietre e come tali pesano. Soprattutto quando attengono alla carne e al sangue dei vivi e dei morti. Un amministratore questo dovrebbe saperlo. In caso contrario, dovrebbe dedicarsi ad altro. E al più presto".


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