Cgil: Fermare gli aumenti dei pedaggi della Strada dei Parchi, ripensarne il modello di gestione

05 Gennaio 2018   09:24  

Puntuale, come ogni anno, arriva l’aumento dei pedaggi autostradali, aumento che per la strada dei parchi risulta, come al solito, particolarmente pesante in virtù del fatto che è una autostrada di montagna e come tale bisognosa, almeno teoricamente, di importanti interventi manutentivi.

Dal 1° gennaio 2018 i pedaggi della Strada dei Parchi sono aumentati del 12,89%, un aumento 5 volte superiore alla media nazionale di aumento delle tariffe (pari al 2,74%) e che interviene su pedaggi già molto alti, con costi abnormi anche per tratte di pochi chilometri.

La sostanziale mancanza di infrastrutture alternative in grado di assicurare gli spostamenti da e verso la capitale in tempi accettabili costringe migliaia di pendolari, studenti e lavoratori, per lavoro e studio, ad utilizzare pressoché esclusivamente la Strada dei Parchi pagando ogni giorno pedaggi assurdamente alti.

Con questo ulteriore rincaro si colpisce duramente la possibilità di sviluppo legata alla mobilità tra diverse aree del Paese, tra le aree del Tirreno e quelle che si affacciano sull’Adriatico e sui Balcani. Si assesta un colpo durissimo a tutta l’economia di un vastissimo territorio che ha una vitale necessità di infrastrutture e trasporti accessibili ed efficienti per poter sviluppare le potenzialità produttive. Si induce un ulteriore motivo di abbandono del territorio, con il conseguente grave effetto di spopolamento delle aree interne, quelle appenniniche, già duramente provate dai terremoti del 2009 e del 2016, proprio mentre sono in atto iniziative ed impegni del governo, delle Regioni, degli enti locali e delle parti sociali per la ricostruzione delle comunità locali e per creare favorevoli condizioni di sviluppo.

La Cgil Nazionale, la Cgil di Roma e Lazio e la Cgil dell’Abruzzo ritengono questo aumento del pedaggio della Strada dei Parchi inaccettabile e dannoso per il territorio, e ritengono altresì necessaria una seria riflessione sul modello di gestione di questa essenziale infrastruttura autostradale, e si riservano in tal senso di assumere tutte le opportune iniziative.

La Cgil nazionale, congiuntamente alla Cgil di Roma e Lazio e alla Cgil Abruzzo, chiede al governo, al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e al ministro dei trasporti Graziano Del Rio di fermare gli aumenti della Strada dei Parchi A24 e A25, e ai presidenti della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, di assumere una forte iniziativa in tal senso.

 



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