Per riuscire a vivere oltre quattro mesi dentro una tenda di pochi metri quadri anche in otto persone, la prima volta che accade in un post-terremoto in Italia, occorre giocoforza sviluppare uno spiccato senso dell'ironia. E una battuta che circolava nei campi era appunto: ''Dopo il terremoto, i nubifragi, il caldo, ci manca solo una biblica invasione di cavallette''
Detto fatto. Milioni di cavallette hanno invaso da un paio di giorni le tendopoli lungo il fiume Aterno, come quelle di Bazzano, Monticchio, Fossa, Sant'Elia.
Una presenza così massiccia, spiega la Asl, è dovuta ad una schiusa anomala delle uova a causa del caldo e dell'umidità. E le cavallette e altri insetti tra cui gli scarafaggi, mettono in crisi gli sfollati che sul far della sera si trovano davanti ad una scelta drammatica: tenere aperte le tende, e subire così l'invasione degli insetti, oppure sigillare ogni fessura ed asfissiare per il caldo.
La Asl ha proceduto ad una prima disinfestazione, ma l'intervento, però, non sarà sufficiente ad impedire questa sera una nuova invasione. Altra emergenza sempre più drammatica è quella del caldo. Ieri le colonnine di mercurio hanno superato i 33 gradi. Oltre venti persone anziane sono finite all’ospedale, tantissimi a casi di malori e di richieste di aiuto al personale medico.
Momenti di forte tensione al Pronto soccorso, dove i pazienti sono stati costretti ad attendere ore il loro turno a temperature superiori i 40 gradi.
I famosi condizionatori, per i quali di sono spese centinaia di migliaia di euro, alla prova dei fatti si rivelano insufficienti a lenire le sofferenze sempre più insostenibili degli sfollati. Per di più essi non sono stati consegnati ai tanti terremotati che dimorano nelle roulotte e nei camper.
A PROPOSITO DI BATTUTE IRONICHE..
Alla televisione tedesca N-tv, il capo del governo Silvio Berlusconi ha affermato a maggio per gli sfollati si tratta “naturalmente di una sistemazione provvisoria, ma dovrebbero vederlo come un weekend in campeggio”.
Filippo Tronca
