Che fine ha fatto il Piano Anti-corruzione del Comune dell'Aquila?

23 Gennaio 2014   13:21  

Nell'ottobre del 2013 fu presentato con grande enfasi dal Comune dell'Aquila il Piano Anticorruzione.

Il documento segue le linee dell'omologo Piano nazionale redatto dalla Commissione indipendente per la Valutazione, l'Integrità e la Trasparenza nelle pubbliche amministrazioni (Civit), contiene tutte le azioni di contrasto al fenomeno della corruzione, introduce controlli incorciati, trasparenza dellle procedure e delle prtatiche, accesso algi atti più agevole, poteri di controllo più efficaci, uno stringente Codice di comportamento del dipendente pubblico. Un Piano pensato in particolare per i dirigenti e funzionari che a L'Aquila si trovano a gestire ingentissime risorse della ricostruzione post-sisma. E evono essere ald isopra di ogni sospetto. 

Il documento può essere scaricato dal sito del Comune (SCRICA PDF) e a quanto si era capito sarebbe stato già operativo in via sperimentale e di rodaggio negli ultimi tre mesi dell'anno.

Ma si chiede oggi L'Aquila che vogliamo ed il consilgliere comunale Vincenzo Vittorini: quali sono stati gli esiti dell'applicazione di questo Piano nella sua fase sperimentale? E sopratutto perchè ancora non si approva e rende operativo quello per il 2014 e gli anni a segure?

A seguire il comunicato stampa:

''Cosa è stato effettivamente fatto in tema di anti corruzione al Comune dell'Aquila? Cosa troverà sotto il tappeto il Dott. Trifuoggi al riguardo?
Pochi lo sanno, forse nessuno.

Il contesto nel quale si sono svolti i fatti che tanto clamore hanno causato in questi giorni è abbastanza preoccupante.

Il tanto declamato "Piano di prevenzione della corruzione" del Comune dell'Aquila era solo sperimentale ed è scaduto il 31 dicembre scorso.

Nessuna traccia del piano triennale definitivo 2014-2016 che doveva essere pubblicato da tempo sul sito del Comune ed essere già in vigore da quasi un mese.

Nessuna traccia neanche del resoconto dell'attività sperimentale che, se svolta, doveva essere pubblicato sul sito del Comune entro il 31/12/2013.

A fronte di tutto ciò il cittadino percepisce di fatto un preoccupante disinteresse sul tema corruzione, una dolosa distrazione che mal si concilia con proclami, tardive buone intenzioni e mosse ad effetto delle ultime ore.

Andando nel dettaglio del "piano" si rilevano inoltre annotazioni di strane inadempienze di alcuni dirigenti che sembrerebbe non collaborino alla implementazione del piano stesso.

Da rivedere secondo noi anche l'attribuzione del grado di rischio corruzione per i settori di ricostruzione: attualmente i settori sono classificati a rischio medio. Se non altro alla luce di quanto accaduto in questi giorni forse è il caso di considerarli a rischio alto, come era prevedibile dal 7 aprile 2009 e come è stato fatto per altri settori.

Di sicuro la questione rischia di diventare un inutile esercizio burocratico fino a quando questa Amministrazione Comunale non si decide a semplificare TUTTE le procedure e a pubblicare TUTTO sull'albo pretorio (come avviene in tutti in comuni normali d'Italia).

Fin'ora non è così e questo è gravissimo.

Solo così i controlli sull'utilizzo delle risorse pubbliche saranno facili, si potranno fare a tappeto (e non a campione) e potranno essere fatti da tutti i cittadini e non solo una tantum dagli investigatori.

Questi sono i veri deterrenti non le chiacchiere degli ultimi anni e degli ultimi giorni.

Insomma in tema di prevenzione della corruzione il Dott. Trifuoggi avrà il suo bel da fare e poco da ringraziare.''

 


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