Chieti, Di Meo amareggiato dopo la sconfitta: "Pagati come sempre gli errori in avanti"

"Si è gocato ad una sola porta, occorrono rinforzi in attacco"

06 Gennaio 2014   12:18  

Un Chieti abbondantemente rimaneggiato per l'assenza di ben cinque titolari (Daleno, Gaeta, Borgese, Terrenzio e Della Penna), pur disputando l'ennesima dignitosissima gara, è uscito dal campo di Castel Rigone sconfitto per 1-0.

Un passivo frutto delle tante palle gol come al solito non concretizzate, un po' per bravura del portiere di casa ed un po' per mancanza di fortuna (grida ancora vendetta, in paricolare, il palo colpito da Marco Guidone nei primi istanti di gara) e, soprattutto, di una nuova incertezza del portiere neroverde Piero Robertiello, decisiva ai fini del gol di Tranchitella che ha consegnato i tre punti agli umbri.

Decisamente amareggiato, a fine gara, il tecnico del Chieti Pino Di Meo, che ha inteso riconstruire la gara per spiegarsi le ragioni della sconfitta: "Abbiamo giocato ad una sola porta per buona parte della partita, ma purtroppo come già successo in altre occasioni abbiamo sbagliato troppe occasioni da rete. Credo che nessuno, prima di noi, avesse creato così tanto in avanti su questo campo, ma come accaduto altre volte la sorte non ci è stata propizia".

"Abbiamo pagato a caro prezzo l'ennesimo episodio sfavorevole in occasione del gol del Castel Rigone, scaturito da un errore di Robertiello" - ha proseguito Di Meo, commentando l'intervento non impeccabile dell'estremo difenzore teatino - "ma soprattutto, torno a ripetere, siamo stati ancora una volta poco incisivi in avanti. Giorgino? Ritengo abbia disputato una buonissima gara".

La sterilità del reparto offensivo neroverde spinge per l'ennesima volta ad interrogarsi sulla necessità della società di tornare sul mercato: "Mi sembra evidente che in avanti manchi qualcosa" - ha concluso il tecnico - "anche se la prestazione credo ci sia comunque stata, e resto fiducioso".

(l.c.)

 


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