Chieti Scalo: incuria e sporcizia presso la scuola media "V. Antonelli"

Oltre al presunto Parco Fluviale presso il centro commerciale Megalò, la contrada di Santa Filomena, una delle più popolose di Chieti Scalo, presenta altre zone in cui, purtroppo, la cura e la pulizia sono pura utopia.

Per la precisione, si tratta di due aree ad uso pubblico situate in via Amiterno, presso la scuola media "Vincenzo Antonelli" che attirano l'attenzione di chiunque vi passi accanto per lo stato di totale incuria e sporcizia che le contraddistingue, rendendole due vere e proprie discariche a cielo aperto.

La prima delle due aree é sita proprio accanto la scuola media, all'incrocio tra via Amiterno e via Feltrino. Si tratta, nello specifico, di un campo di calcio edificato una decina di anni fa circa per gli allenamenti delle giovanili del Chieti Calcio. Nel 2006, fallita l'allora società neroverde, il campo ne ha seguito la sorte, abbandonato a sé stesso senza alcun riguardo, al punto che ormai é tutto un groviglio di erbacce, con qua e là qualche deposito abusivo di spazzatura dei tipi più svariati: organica, inorganica, persino qualche televisore ed alcuni vecchi materassi. Non é infrequente, inoltre, che di tanto in tanto vi si accampi qualche roulotte di nomadi.

Di fronte la scuola la situazione non migliora. Questa seconda area nel 2006 venne destinata alla creazione di una pista di go-kart con tanto di chioschetto, ma il progetto naufragò quasi subito. Ciò che oggi salta all'occhio é la grande quatità di erbacce che continuano a crescere senza alcun controllo e l'immondizia che anche qui viene gettata assai di frequente.

Appare decisamente fuori luogo che ragazzi di massimo 13 anni, per tacere dei loro genitori e dei loro insegnanti, debbano vivere quotidianamente a contatto con una situazione di tale e tanto degrado. Senza trascurare che in via Amiterno e via Feltrino, ogni mercoledì, si svolge il consueto mercato rionale, e soprattutto presso il campo di calcio si posizionano di solito i banchi di frutta e verdura, con evidenti rischi per la salute dei consumatori.

Lorenzo Ciccarelli