Chieti: Teateservizi senza liquidita

04 Luglio 2011   12:07  

L’Assessore alle Società Pubbliche Partecipate, Marco D’Ingiullo, ha emesso la seguente nota.

 «In seguito al comunicato stampa del signor Silvio Di Primio – ha commentato l’Assessore D’Ingiullo – in cui si afferma che la Società Teateservizi, nel 2010, avrebbe chiuso con un attivo di 1.066.000,00 euro, sarà forse un fantomatico sogno di costui, vorrei precisare che personalmente non mento e di certo non mi diverto sulle spalle dei lavoratori.

 Il signor Silvio Di Primo, invece, con i suoi interventi aleatori e privi di fondamento riesce soltanto a creare confusione e smarrimento nell’opinione pubblica.  

 Ribadisco che la Teateservizi non ha liquidità economica per mantenere una pianta organica così ampia, piuttosto, la chiusura del bilancio con un utile di appena 9.000,00 euro scaturisce dall’imputazione di crediti, fatture da emettere, che verranno riscosse solo nei prossimi anni.

 Nell’immediatezza, invece, dobbiamo affrontare il pagamento delle imposte dirette e indirette di importo superiore a 500.000,00 euro, nonchè il debito nei confronti della Metis, Società interinale, che gestisce il rinnovo dei contratti di lavoro.

 I recenti finanziamenti provenienti dal Comune, riferiti al secondo semestre 2011 e utili alla gestione di un organico ridotto, sono stati ricevuti solo con le ultime Determine dirigenziali.

 Sembrerebbe superfluo, ma in questa sede opportuno, sottolineare che il sottoscritto gestisce bilanci societari da ben venticinque anni mentre il signor Silvio Di Primio, svolgendo prevelentemente attività di sindacalista, dimostra “qualche” lacuna nell’esame delle scritture contabili, così come si evince ampiamente inventandosi di sana pianta cifre non presenti nel bilancio dell’anno 2010.

 In conclusione, nell’ultimo bilancio della Teateservizi srl a fronte di crediti di 2.632.985,00 euro ci sono altrettanti debiti per 2.880.824,00 euro, quindi una differenza in negativo di 250.000,00 euro a cui vanno aggiunte le imposte di circa 500.000,00 euro.

 Ecco, dunque, lo sbriciolamento del castello di sabbia del sindacalista con pochi conteggi matematici.

 Il mio impegno e quello di tutta l’Amministrazione Di Primio è sempre stato molto alto e lo continuerà ad essere riuscendo a portare avanti il Piano Industriale capace di riassorbire le risorse lavorative oggi purtroppo ridotte a causa di una responsabilità politica certo non imputabile al centrodestra».


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