Chieti, il giorno dopo. Continua la maledizione play-off, intanto il futuro appare incerto

Bellia si dice stanco e avvilito. Entra Zappacosta?

03 Giugno 2013   13:29  

Risveglio amaro, in casa Chieti, dopo l'eliminazione dalle semifinali play-off nel derby con L'Aquila. C'è tantissima delusione tra i teatini: dopo due grandi stagioni, infatti, i neroverdi escono ancora una volta agli spareggi promozione confermando il trend negativo degli ultimi anni. Negli ultimi dieci anni, infatti, i tifosi del Chieti (oltre la risalita dalla promozione ai professionisti) hanno potuto festeggiare solo una volta: era il 17 giugno del 2001 quando la squadra di Gabriele Morganti riuscì a regalare la Serie C1 battendo il Teramo in finale grazie al gol di Pignotti nella gara dell'"Angelini" davanti a oltre 7000 tifosi neroverdi.

 Sembra passata un'eternità da quel giorno. Da lì in avanti una retrocessione, un fallimento, la risalita in Lega Pro e poi la gestione Bellia.

 Proprio sotto la guida dell'attuale presidente, il Chieti è sempre sembrato in grado di poter riuscire da un momento all'altro ad ottenere il salto di categoria, nonostante le poche risorse economiche ma il grandissimo impegno di una società che ha cercato di costruire ogni anno una rosa competitiva a dispetto delle tantissime difficoltà.

 A confermare quanto detto ci sono i dati: nella stagione 2010-11, sempre a L'Aquila, il Chieti di Vivarini fa 0-0 al "Fattori" e, anche a causa di un "biscotto" di proporzioni epiche, arriva solo sesto mancando per un pelo la qualificazione ai play-off; nella stagione seguente, Silvio Paolucci prova a regalare l'impresa ma il suo Chieti è costretto a piegarsi in finale contro la Paganese. Il resto è storia recente.

 Insomma, una vera e propria maledizione.

 

E ora, oltre al comprensibile scoramento dell'intera piazza, sul futuro della società teatina incombe una grande nuvola grigia, accompagnata dai tantissimi punti interrogativi per quello che accadrà in un'estate che si preannuncia rovente.

 Già, perchè nel post-partita di ieri il tecnico Tiziano De Patre ha ufficialmente annunciato di proseguire la propria avventura sulla panchina neroverde. L'ex tecnico del Giulianova si è detto soddisfatto della stagione appena conclusa, ma ha anche confessato di non essere sicuro di riuscire a ripetersi nella prossima stagione con gli stessi risultati. De Patre ha dichiarato di aver dato il 110% e, sapendo di non poter far meglio, ha deciso di salutare Chieti. Nessuna spaccatura o incomprensione con una società che gli è sempre stata accanto anche nei momenti difficili (lo si può notare dai ringraziamenti dello stesso allenatore a tutto l'ambiente, dirigenti inclusi). Tuttavia, se si vuol ragionare con un po' di malizia, probabilmente la fatica di cui De Patre parlava potrebbe riferirsi alla difficile gestione di una rosa dalla coperta troppo corta che ha impedito ai suoi di arrivare al fotofinish in una forma migliore.

 Ma non finisce qui. Proprio così: infatti, oltre all'incertezza sulla guida tecnica del prossimo campionato, c'è da dire che le dichiarazioni del Presidente Walter Bellia non sono apparse rassicuranti. Il numero uno neroverde si è detto stanco e avvilito dopo aver lottato, insieme a Costa e Reale, contro le tantissime difficoltà che un campionato di Seconda Divisione può presentare. Basti pensare alla travagliatissima ultima stagione, in cui la società teatina si è vista prima togliere e poi restituire un punto dalla propria classifica, nel mezzo una vera e propria bufera con inibizioni, squalifiche e ammende varie.

 Una situazione davvero stressante e difficile da sostenere quando si è da soli: Bellia continua a chiedere l'ingresso di nuovi soci, alcuni voci delle ultime ore raccontano di un sondaggio con l'ex Presidente del Casalincontrada (Eccellenza) Zappacosta, per capire se ci siano le possibilità di un rafforzamento a livello societario. Da Viale Abruzzo, attualmente, trapela poco o niente e per il momento si può solo aspettare che arrivi qualche novità.

 

Daniele Polidoro


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