Chieti, il primo ko dell'era De Patre non impone ridimensionamenti

24 Febbraio 2014   14:26  

Certe partite hanno sicuramente maggiore valenza di altre, forse più sul piano campanilistico che su quello prettamente sportivo, ma ciò non vuol dire quasi mai rimettere in discussione quanto di buono fatto precedentemente.

E' sicuramente il caso del Chieti, che nell'atteso derby contro il Teramo ha subìto un ko con il punteggio di 1-2, il primo dal ritorno sulla panchina teatina di mister Tiziano De Patre, ieri squalificato e sostituito a bordo campo dal secondo Antonio Dell'Oglio.

Una sconfitta forse non del tutto attesa, poiché i neroverdi venivano da cinque risultati utili consecutivi tra cui quattro vittorie, ma hanno dovuto scontrarsi con l'evidente determinazione e l'invidiabile cinismo del Diavolo, determinato a sbrigare prima possibile la pratica salvezza.

Una sconfitta che però è di sicuro conseguenza di un primo tempo in cui i teatini hanno lasciato troppa iniziativa ai biancorossi, squadra di indiscutibile caratura tecnica e tattica, ponendoli quindi in condizione di impadronirsi del gioco sin da subito e di legittimare il netto predominio con il doppio vantaggio su cui si è chiusa la prima frazione, frutto della rete su palla inattiva di Scipioni e di un pazzesco eurogol di Di Paolantonio.

Decisamente meglio la ripresa per i neroverdi, bravi ad accorciare le distanze in apertura con Alessandro Rossi (un elemento in continua crescita, che sta acquisendo sempre maggior importanza nello scacchiere di De Patre), un po' meno nel tentare poi di riagguantare il pari, per via di un predominio territoriale nel complesso decisamente sterile, che ha sì messo il Diavolo in condizione di doversi assestare nella propria metà campo per difendere il vantaggio, salvo affidarsi a qualche ripartenza, ma senza mai di fatto doversi dannare l'anima più di tanto.

La sconfitta, tuttavia, non deve indurre a ridimensionare il fantastico ruolino di marcia ante derby di una compagine che veniva da una situazione assai difficile sia sotto il profilo dei risultati che, soprattutto, sotto quello psicologico, ed è stata capace di rialzarsi e risalire la classifica di varie posizioni.

Per la legge dei grandi numeri, e senza dimenticare il valore del Teramo, una sconfitta ci poteva anche stare, ed anche la pur poco concreta reazione dei neroverdi nella ripresa, oltre alla determinazione palesata dai protagonisti nel dopo gara, induce a sperare con ragionevole ottimismo in un pronto riscatto degli uomini di De Patre nella difficile trasferta di domenica prossima in quel di Messina.

Lorenzo Ciccarelli


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