Chieti, perso Del Core il ds Federico pensa a Potenza e Guidone
Nel mirino anche Guidone, in prova Petta e Panariello
Nonostante abbia trascorso con i neroverdi la prima parte della preparazione estiva, Umberto Del Core non ha raggiunto l'accordo con il Chieti, preferendo accasarsi in serie D al Bisceglie, che gli ha prospettato un ingaggio doppio rispetto ai teatini e la possibilità di riavvicinarsi alla natia Bari.
A questo punto, per consegnare un trequartista a mister Di Meo il ds Sandro Federico si vede quindi costretto a rivolgere le proprie attenzioni verso altri obiettivi, primo tra tutti quel Francesco Potenza tanto apprezzato dallo staff neroverde, fresco di promozione in B con la casacca del Carpi.
"Ne stiamo parlando", ha ammesso il ds teatino, che però ha premura di sottolineare come "non si tratta di un'operazione facile, fondamentalmente dipende da lui. A nostro sfavore giocano sia l'ingaggio che egli percepisce, sia le altre offerte che può vantare da parte di squadre di Prima Divisione".
Gli altri tasselli ancora vacanti nel 4-2-3-1 di Di Meo sono, poi, quelli relativi ad un terzino destro, ad un difensore centrale e ad una prima punta.
"Per quanto riguarda il terzino ed il difensore, abbiamo aggregato al nostro gruppo Andrea Petta (nell'ultima stagione all'Aquila, ndr) ed Aniello Panariello (ex Poggibonsi), che si stanno già allenando e verranno valutati nei prossimi giorni", ha dichiarato Federico, secondo cui, invece, "é difficile poter arrivare a Tiziano Mucciante, più per questioni anagrafiche, essendo egli dell'82, che di ingaggio, che non costituisce un ostacolo così insormontabile. L'ipotesi, comunque, non é ancora del tutto tramontata, staremo a vedere".
Per quanto riguarda l'attacco, infine, la prima scelta dei neroverdi risponde al nome di Marco Guidone, attaccante classe '86, nell'ultimo campionato in forza al Fondi, di cui é tato uno degli elementi più positivi con 11 reti in 32 partite.
Senza dimenticare che potrebbe essere tesserato anche Giancarlo Improta, fratello della punta dell'Aquila Umberto, aggregatosi nei giorni scorsi alla rosa teatina.
Lorenzo Ciccarelli
