Chieti, quando il pallone non vuole saperne di entrare...

Il Chieti non è riuscito a fare il salto di qualità dopo la buonissima prestazione ed il pari rimediato nello scorso turno a Cosenza, ed è tornato dalla Toscana con una nuova sfortunata sconfitta per 1-0 sul campo del Poggibonsi.

Una gara, l'ennesima, in cui la compagine neroverde, pur giocando in maniera più che dignitosa, non è riuscita a portare a casa alcun punto, benchè almeno un pari, se non una vittoria, non sarebbe stato affatto un esito bugiardo.

Il motivo è sempre lo stesso, ed ormai acclarato: la grandissima difficoltà realizzativa, emersa impietosa anche contro i toscani, contro i quali i neroverdi non sono stati in grado di capitalizzare le palle gol confezionate, su tutte quelle capitate a Marco Guidone prima (colpo di testa di pochissimo fuori) e Matteo Bagaglini (inzuccata da pochi metri, salvata da un miracoloso intervento del portiere giallorosso Anedda).

Una crisi evidente anche dai numeri: sono appena 11, infatti, le reti realizzate dai teatini nelle 13 giornate di campionato sin qui disputate (in media meno di una a partita, quindi), e da ben tre gare, per l'esattezza dalla vittoria di Sorrento, la porta avversaria è un autentico tabù che pare infrangibile.

Purtroppo, il gol è l'autentica essenza di questo sport: più ne segni, più possibilità hai di fare punti. Se non arriva, le complicazioni aumentano a vista d'occhio, proprio quelle che nel torneo in corso vanno evitate a tutti i costi. L'inedita e spietata formula da dentro o fuori dell'attuale stagione, infatti, impone di saper approfittare di qualsiasi occasione propizia per fare gol e, quindi, portare a casa punti in grado di mantenere il giusto distacco dalla zona calda, quella in cui ora i neroverdi sono venuti a trovarsi.

Alla luce di ciò, è quindi assolutamente imprescindibile ricominciare a buttarla dentro per recuperare il terreno perduto, già a partire dalla prossima partita contro il Gavorrano penultimo in classifica, tra le mura amiche dell'"Angelini". Altrimenti si fa davvero dura.

Lorenzo Ciccarelli