Chieti, tutta l'amarezza dei neroverdi: "Penalizzati dall'arbitraggio e dalle carenze in avanti"

29 Settembre 2013   21:41  

C'é grande insoddisfazione in casa Chieti per la terza sconfitta in campionato contro il Melfi, la seconda consecutiva dopo quella di Aprilia, tanto più difficile da digerire perché arrivata in pieno recupero e contraddistinta da un arbitraggio parso non all'altezza della situazione.

Al di là di questo, però, va detto che anche i neroverdi hanno fatto la loro parte in negativo, dimostrando ancora una volta le proprie difficoltà finalizzative e, probabilmente, non giocando con il sangue agli occhi come avrebbe voluto mister Pino Di Meo, tanto da infastidire non poco i sostenitori della curva Volpi, che a fine gara hanno espresso il proprio dissenso con una contestazione comunque pacifica, culminata con un confronto a quattr'occhi con il tecnico e la squadra.

Il primo ad intervenire nel dopo partita é stato il ds Sandro Federico, che non ha nascosto la propria delusione per le decisioni arbitrali a suo dire determinanti: "La sconfitta di oggi, al pari di quella a Lamezia, é pesante sia in termini di classifica che per quanto concerne il morale della squadra, e purtroppo é stata anch'essa condizionata da un arbitraggio decisamente discutibile, che pur volendoci sforzare di rimanere diplomatici dopo cinque giornate diventano sempre più difficili da accettare".

"A livello di prestazione, invece, la squadra deve ancora crescere, poiché può dare molto di più", ha proseguito il ds teatino, secondo cui tuttavia "ci siamo trovati di fronte un Melfi molto bravo in fase difensiva e nel non far giocare gli avversari, contro cui il Chieti ha fornito una prova di grande cuore. Per migliorare, sarà indispensable acquisire maggiore concretezza offensiva, anche perché contro le compagini che affronteremo nelle prossime gare potremmo avere ben poche occasioni da gol, che a maggior ragione dovremo essere in grado di sfruttare al massimo. Il morale della squadra e dell'intero ambiente non può naturalmente che essere basso in questo momento", ha concluso Federico, "ma non sono comunque più di tanto preoccupato, poiché siamo solo alla quinta giornata ed abbiamo il tempo per riprenderci, a partire già da domenica prossima".

Più o meno identici concetti sono stati poco dopo espressi da mister Di Meo, il quale ha affermato di comprendere la delusione dei tifosi: "E' normale che i tifosi contestino quando si perde, vuol dire che sono comunque vicini alla squadra. Per come é arrivata la sconfitta di oggi non può che esserci rammarico, anche se non abbiamo giocato particolarmente bene e ci siano trovati contro un avversario tosto, bravo a difendersi e fortunato nel segnare il gol della vittoria".

Di seguito, il tecnico ha dato seguito al proprio sfogo, non lesinando critiche ai suoi: "Personalmente sono pronto ad assumermi le mie responsabilità, spero che anche i giocatori sappiano fare altrettanto. Mi riferisco alla capacità realizzativa: su sei palle gol create, non ne abbiamo finalizzata nessuna, mentre il Melfi ne ha avute due realizzandone una: questo vorrà pur dire qualcosa. Ci ha penalizzato non poco un arbitraggio scandaloso, non solo per quanto riguarda il rigore non dato, ma soprattutto abbiamo pagato l'incapacità di segnare".

"Per ripartire é necessario ricompattarci e guardarci in faccia, a patto che i ragazzi si dimostrino prima uomini e poi calciatori, e saremo chiamati a dimostrarlo già domenica prossima", ha affermato infine Di Meo, che si é detto "deluso, più che preoccupato, poiché non vedo corrisposti del tutto i miei sforzi nel guidare la squadra, che oggi non ha dato il 100% come avrei voluto".

Lorenzo Ciccarelli

 

 

 


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