Chieti, una squadra trasformata. Inizia un nuovo campionato?

03 Febbraio 2014   08:35  

Quanti, dopo lo scialbo pari contro la Vigor Lamezia, avrebbero scommesso un solo centesimo che il Chieti, tre settimane dopo, avrebbe inanellato tre successi di fila e sarebbe risalito fino al sesto posto? Con ogni probabilità, nessuno.

Ciò che è successo ai neroverdi dopo l'arrivo in panchina di Tiziano De Patre è in effetti sorprendente: la compagine volenterosa ma poco incisiva ha lasciato spazio ad una squadra nel vero senso della parola, dotata di un insospettabile cinismo e di un carattere che, durante la gestione Di Meo, era emerso solo a sprazzi.

Il dato che fa tuttavia più riflettere è quello relativo alle reti segnate nelle prime tre partirte dal ritorno del tecnico di Notaresco: ben 8, a fronte delle sole 15 realizzate in poco più di un intero girone di andata. E di queste 8 reti ben 5 portano la firma di Marco Guidone, che al giro di boa si era fermato ad appena 4 realizzazioni.

Ma la vera trasformazione, quella che del resto era più necessaria, è stata quella avvenuta sul piano psicologico. Basti guardare la doppietta di Riccardo Berardino, già a segno in quel di Ischia, altro elemento apparso letteralmente rigenerato, autore di due reti una più bella dell'altra che hanno permesso di rimontare lo svantaggio iniziale, frutto di un rigore che continua a suscitare qualche dubbio.

Altrettanto significativa, sotto il profilo caratteriale, la capacità di reagire dopo aver preso un gol dopo pochi secondi: sarebbe stato complicato per qualsiasi squadra, tanto più per una squadra come il Chieti di un mese fa.

L'imperativo, ora, è proseguire su questa strada, come lo stesso De Patre non ha mancato di rimarcare nel dopo gara. Se i neroverdi ci riusciranno, per loro potrebbe davvero iniziare un nuovo campionato.

Lorenzo Ciccarelli


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