Chiodi (FI), "La Pezzopane mistifica la realtà con argomentazioni medioevali"

06 Novembre 2014   16:02  

"Agli esponenti del PD, per provare a giustificare i loro numerosi fallimenti, non è rimasto altro che affidarsi alla credulità popolare con argomentazioni da basso medio evo, evocando figure come quelle dei gufi e degli sciacalli", è la risposta del Consigliere regionale Gianni Chiodi (FI) alle accuse rivoltegli oggi sulla stampa dalla senatrice del PD, Stefania Pezzopane.

"Anche la senatrice Pezzopane, convertita da poco al renzismo, sa solo agitare lo spettro di fantomatici gufi per mistificare la realtà." "Il livello di improvvisazione utilizzato dal PD aquilano per dare risposte alle perplessità sorte dopo un'operazione mediatica basata sul nulla, - riferisce Chiodi- è confermato dalle informazioni contraddittorie che ne sono subito seguite.

Tanto che lo stesso sindaco Massimo Cialente è stato costretto a cancellare dai social network un suo post contenente degli ipotetici quanto inverosimili "chiarimenti" sulla vicenda."

"Sempre a proposito delle "chiacchiere" evocate dalla Senatrice- aggiunge Chiodi- solo per il 2015, le cifre sui fondi pubblici stanziati dal Governo per la ricostruzione dell'Aquila, che gli stessi esponenti del PD hanno fornito, non coincidono l'una con l'altra: si passa dai 200 milioni annunciati da Di Stefano, ai 250 della Pezzopane.

Mentre fonti giornalistiche asseriscono che i fondi sarebbero 384 milioni per tutto il 2015 e già ne mancherebbero all'appello ben 500". "Confermo che la boutade dei 6,2 miliardi di euro, soldi "nuovi" e "veri" miracolosamente reperiti ai margini di un pranzo a Chieti col sottosegretario Delrio, è di una tale enormità che a livello nazionale nessun organo di informazione ha ritenuto di accreditare una notizia che, se avesse avuto un minimo di fondamento, avrebbe sconvolto l'assetto dell'intera legge di bilancio dello Stato."

Per Chiodi "la realtà è molto semplice e non serve far leva sulla credulità popolare: nella situazione economica contingente, i quattro Governi che si sono succeduti non hanno potuto far altro che garantire il flusso dei fondi necessari per la ricostruzione, senza firmare alcuna cambiale in bianco come avrebbero voluto il sindaco Cialente e la Pezzopane.

In questo modo, L'Aquila e i comuni del cratere hanno già ottenuto 14 miliardi di euro, dei 20 preventivati per portare a termine la parte più importante delle opere di ricostruzione."

"Gli annunci e gli applausi corali del PD abruzzese dell'altro giorno- conclude Chiodi- sono stati solo un messaggio politico distensivo sui noti difficili rapporti tra gli esponenti aquilani del PD e il Governo, preteso dalla stessa segreteria del Premier, per segnare un significativo cambio di rotta rispetto alle sterili critiche e le polemiche avanzate dallo stesso Cialente contro Renzi.

E per prepare il terreno ad una tanto inutilmente attesa visita di Renzi nei comuni del cratere con la certezza di non essere contestato dai cittadini."


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