Chiodi: "Se non parte la ricostruzione si fermano le nostre aziende"

"Mi auguro che il Governo non dimentichi L'Aquila"

11 Dicembre 2013   10:32  

Non è un ricatto quello di Corrado Chiodi che da due anni guida il sodalizio rossoblu dell'Aquila Calcio con ottimi risultati avendo portato già nel primo anno una storica promozione in Prima categoria (l'ex C1) e che oggi è al quarto posto in classifica dopo aver anche svettato per un paio di settimane.

La sua è una riflessione pacata, ma sincera per chi fa l'imprenditore e deve guardare anche gli interessi della propria azienda e tutelare il lavoro dei propri dipendenti.

Già l'anno passato fu ricevuto dal sindaco della città Massimo Cialente insieme agli altri imprenditori che hanno preso in carico la società ed il sindaco con allora in carica il premier Monti e Fabrizio Barca che gestiva la ricostruzione li aveva rassicurati, oggi purtroppo siamo ancora al punto di partenza.

"Un impegno che abbiamo onorato, onoriamo e continueremo ad onorare, ma con grandi difficoltà e spirito di sacrificio" - dice ai nostri microfoni Corrado Chiodi - "un impegno che potrebbe essere raccolto anche da altri per minimizzare il rischio per le realtà aquilane che investono nel calcio".

Infine conclude con una nota amara, "in molti stanno andando via dall'Aquila, anche grandi imprenditori e professionisti, la ricostruzione più che opportunità sta diventando una chimera, è giusto che il Governo lanci un segnale forte di presenza e impegno sul territorio. Solo così - conclude il presidente - gli aquilani potranno tornare all'Aquila."

AGGIORNAMENTO:

Corrado Chiodi in una nota alla redazione ha voluto precisare che non è assolutamente in discussione l'impegno del gruppo imprenditoriale che sta dietro L'Aquila Calcio di continuare a sostenere economicamente la squadra come è stato fatto finora.


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