Cialente: ''Mi prendo due giorni per decidere''. La giunta lo invita ad andare avanti

10 Gennaio 2014   12:50  

Dopo lo scandalo su presunte tangenti nell'affidamento degli appalti per il post sisma che vede tra gli indagati anche il vice sindaco, Roberto Riga, dimessosi dall'incarico, Massimo Cialente prende tempo, per capire cosa è meglio per il bene della città.

''Mi predo due giorni per decidere se dimettermi o andare avanti'', ha spiegato ai cronisti assiepati, prima di andare al lavorare all'ospedale San Salvatore.

''Devo fare la cosa giusta al momento giusto per raggiungere l'obiettivo che è la ricostruzione. E' il bene di questa città, prendo atto di quello che sta accadendo in città e a livello nazionale.

Dovrò capire nelle prossime ore se ho ancora la forza per battere i pugni sui tavoli romani per ottenere risorse certe. Se capirò che non è così, sono pronto ad un passo indietro. Lunedì avremo le idee più chiare e capiremo cosa fare.''

E aggiunge: ''L'immagine della città è compromessa, anche a livello nazionale la situazione è compromessa. L'intervento gravissimo di Trigilia ci ha delegittimato, e lo ha fatto sentito il presidente del Consiglio Letta. Forse il governo è irritato con me, per aver ammainato al bandiera, per le mie proteste''.

''Se per due avvisi di garanzia - ragiona il sindaco -  accade tutto questo significa che si è rotto un rapporto di fiducia. Anche questo è un elemento di valutazione di cui devo tenere conto.''

Dalla Giunta comunale dell'Aquila, riunita stamani, e' arrivato intanto il pieno sostegno al sindaco

L'esecutivo si era riunito per convincere il primo cittadino a non rassegnare le dimissioni e ha chiesto a Cialente di soprassedere da qualsiasi decisione e di stare sereno.

Prima dell'incontro alcuni esponenti di maggioranza avevano parlato di un sindaco molto scoraggiato.

Anche il segretario cittadino del Pd, Stefano Albano, annuncia una riunione del gruppo dirigente e ribadisce: ''No alle dimissioni, ma bisogna mandare un segnale forte alla città.''

Le deleghe lasciate dal vice sindaco Riga, ambiente e sanità, rimangono, per ora, nelle mani del primo cittadino.

I consiglieri comunali dell'Aquila di opposizione Guido Liris e Alessandro Piccinini annunciano intanto due ordini del giorno: uno sulla cacciata del ministro Carlo Trigilia dalla delega sulla ricostruzione post-sisma, l'altro sulla convocazione di un Consiglio comunale straordinario per parlare della vicenda tangenti".
Per votare a maggio, comunque le dimissioni dovrebbero arrivare entro il 20 febbraio.

 


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